Alla fine lo Stadio della Roma ‘forse’ si farà (viste le sorprese alle quali ci ha abituato la giunta Raggi), a Tor di Valle dove voleva il costruttore, ma senza torri e a cubature ridotte. E’ l’accordo raggiunto tra Comune e società ed annunciato dalla sindaca Raggi. Esultano i giallorossi, ma restano ancora altri ostacoli, quali il vincolo posto dalla soprintendenza su Tor di Valle.
Se non ci dovessero ostacoli amministrativi o burocratici nell’approvazione del progetto i proponenti contano di poter posare la prima pietra già entro l’anno in corso, con “calcio di inizio” tra il 2019-2020.
Superato lo scoglio del Comune a Cinque Stelle, restano altri ostacoli sulla strada per realizzare l’impianto sportivo a Tor di Valle. Per dare l’ok anche formale al progetto rinnovato dello stadio della Roma a Tor di Valle la maggioranza capitolina si prepara a votare in aula una delibera ad hoc che di fatto sostituirà la precedente delibera dell’amministrazione Marino. L’ok al documento, che dovrà essere elaborato dagli uffici competenti, potrebbe arrivare entro un mese, forse prima. In base ad una interpreazione della legge sugli stadi potrebbe non rendersi necessario un ok separato ad una variante urbanistica in quanto già prevista nella delibera in questione che autorizzerebbe 500 metri cubi, ovvero cubature in più rispetto ai 350 mc previsti in quell’area dal piano regolatore vigente. Nel progetto precedente le cubature autorizzate erano il doppio, ovvero un milione di metri cubi.
“Una parte degli edifici coinvolti nel progetto saranno destinati ad attività socio-culturali da definire insieme ai cittadini per favorire la partecipazione della cittadinanza”. Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul sito del Comune di Roma a proposito del progetto rinnovato dello Stadio della Roma.
In particolare gli edifici annessi al progetto dello stadio ospiteranno anche luoghi di aggregazione sociale e di crescita culturale che verranno discussi e decisi con i cittadini. La sindaca ricorda in un post il cuore del progetto rinnovato: “Abbiamo eliminato le tre torri; dimezzato le cubature (ben il 60% in meno per la parte del Business Park); abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta al mondo; con questo progetto verrà messo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà più soggetto ad allagamenti, verrà realizzata una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido e sarà rinnovato l’asse viario della Via del Mare e Via Ostiense tra Marconi e Gra”. “È stata una settimana molto impegnativa ma sono contenta perché siamo riusciti ad ottenere risultati importanti – spiega – abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma e lo abbiamo trasformato in un’opportunità per la città che avrà uno ‘stadio fatto bene’, moderno, ecocompatibile e rispettoso dell’ambiente”.