Con decreto adottato dal Ministro dell’interno, il 9 febbraio 2018, sono state ammesse a finanziamento altre dieci proposte progettuali approvate dall’apposita Commissione. Le risorse concesse consentiranno in 11 Comuni (5 dei quali attualmente non accolgono migranti) l’attivazione di 258 nuovi posti, di cui 35 destinati a minori stranieri non accompagnati. Con lo stesso decreto viene anche finanziato l’ampliamento della capacità di accoglienza a 6 enti per 164 nuovi posti. Sale, così, a 3568 il numero dei Comuni che accolgono migranti, 1.147 dei quali aderenti alla rete Sprar.
Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è costituito dalla rete degli Enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli Enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socioeconomico. I progetti territoriali dello Sprar sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città come dai piccoli centri, da aree metropolitane e da realtà urbane di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti di protezione per richiedenti asilo e rifugiati può avere dimensioni medio-piccole, da ideare e attuare a livello locale, con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio, contribuendo così a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine.