Grazie all’apporto delle piccole e medie imprese, gli investimenti ambientali delle imprese industriali mostrano un incremento del 2,3% degli investimenti ambientali fino a 1.437,3 milioni di euro, mentre fanno un passo indietro le aziende più grandi. Emerge dagli ultimi dati Istat, relativi al 2016. “La crescita degli investimenti per l’ambiente è sostenuta per le imprese di piccola e media dimensione (+12,9%)”, osserva l’Istituto facendo riferimento alle aziende sotto i 250 dipendenti. Invece, le imprese maggiori che realizzano il 78,1% degli investimenti ambientali complessivi vedono un calo dello 0,4%. In generale, la crescita è “modesta ma sale il peso degli investimenti in tecnologie più avanzate”. Gli investimenti integrati collegati a tecnologie più avanzate aumentano infatti del 12,9% fino a 481 milioni (il 33,5% del totale), anche se restano ancora prevalenti gli investimenti orientati a controllare e abbattere l’inquinamento dopo che questo è stato generato (end-of pipe). Gli investimenti di tipo end-of-pipe pesano per 956 milioni di euro (il 66,5% del totale) con un calo del 2,3% di rispetto all’anno precedente. Più di un terzo della spesa (39%) è destinato alle attività di protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, all’abbattimento del rumore, alla protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e alle attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell’ambiente.