La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha approvato le linee guida e le metodologie per l’attuazione della disciplina sulla spending review, prevista dall’art. 6, comma 3, del decreto-legge 174/2012, convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 213/2012.
Le linee guida e le metodologie – pur finalizzate in via primaria a uniformare le attività di verifica svolte dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, che sono dirette alla razionalizzazione della spesa pubblica – hanno anche lo scopo di sostenere il continuo processo di cambiamento del management degli enti territoriali.
Razionalizzazione, riqualificazione e revisione della spesa pubblica rappresentano, ormai da alcuni anni, obiettivo prioritario dell’azione del governo centrale e principio informatore delle discipline vincolistiche, destinate agli enti territoriali, intervenute nel tempo.
Le metodologie, elaborate a partire dagli indicatori della banca dati OpenCivitas per i comuni delle regioni a statuto ordinario – sono, infatti, un’assoluta novità e “costituiscono uno strumento di ausilio nella gestione delle risorse pubbliche locali”, in vista di una nuova cultura in cui la revisione della spesa non rappresenti “mera adesione a uno schema standardizzato di formalismo comportamentale burocratico imposto dall’esterno” ma l’effetto di “relazioni dialogiche all’interno dell’ente e di un fattivo confronto tra l’organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate”.
“L’analisi degli indicatori Opencivitas e delle risultanze delle verifiche eseguite dalle Sezioni regionali di controllo deve promuovere relazioni dialogiche interne all’ente locale consentendo il confronto tra l’Organo politico e la struttura amministrativa sulle scelte operate, sulle attività svolte, sul livello dei servizi resi e, alla luce delle criticità riscontrate, sulle iniziative da intraprendere per superare anche eventuali criticità gestionali. Questa Corte – sottolinea la magistratura contabile – ha più volte sottolineato l’importanza della programmazione nel suo aspetto dinamico e pluralistico in un’ottica di maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa”.
Per le linee guida e le metodologie è stato anche predisposto un questionario articolato in tre sezioni, sui risultati conseguiti dall’ente – anche mediante il ricorso a modalità di gestione centralizzate – sul versante del contenimento della spesa (sezione prima), sul rispetto delle discipline vincolistiche (seconda) e sulle misure organizzative discrezionalmente adottate dall’Ente per la razionalizzazione della spesa.
Inoltre si rileva che “la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che, con nota prot n. 4417/C2-FIN in data 18 luglio 2019 ha condiviso il contenuto delle metodologie per la revisione della spesa degli enti territoriali elaborate da questa Sezione delle autonomie”.