La pioggia che potrà ‘pulire’ le città dallo smog potrebbe non arrivare prima degli inizi di gennaio e, visto che le misure in campo sono solo ‘tampone’ e adottate in autonomia dalle singole amministrazioni, il Governo e l’Anci stanno studiando interventi coordinati di maggior impatto. Per conoscerli si dovrà attendere mercoledì, dopo l’incontro del Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, con presidenti di Regioni, Sindaci di grandi città e capo della Protezione civile. Ormai sono tutti convinti che le misure contro lo smog debbano essere strutturali, di medio e lungo periodo, per non ritrovarsi ogni anno con lo stesso problema, poichè i cambiamenti climatici provocheranno stagioni più calde e con meno piogge. Diventa quindi necessario e urgente un piano nazionale. “Bisogna coordinare meglio gli interventi delle singole amministrazioni comunali, che comunque hanno fatto bene”, ha spiegato Galletti, nel giorno in cui Milano si è fermata con il blocco totale delle auto, Roma ha rinnovato il traffico a targhe alterne (oggi divieto per le pari), e Firenze ha avviato limitazioni nella Ztl ai veicoli più inquinanti, che dureranno sino a fine anno, e ha ridotto l’intensità del riscaldamento nelle case. Per rispondere alle consuete critiche e polemiche, Galletti ha respinto le accuse di “gravi ritardi” rivolte al Governo dalle opposizioni spiegando che c’è “un tavolo tecnico che si riunisce periodicamente per affrontare il problema”. Intanto, a Beppe Grillo che aveva parlato della morte di 68mila italiani provocata dallo smog, ha replicato l’Istat secondo cui le cause dell’aumento dei decessi in Italia per il 2015 “non sono ancora note, e anche sull’entità è ancora presto per trarre conclusioni”. Nel frattempo, il Governo “sta valutando con l’Anci una risposta più costruttiva e immediata possibile”. Nella riunione di mercoledì, le Regioni chiederanno nuove risorse per rinnovare il parco degli autobus circolanti nelle città italiane, anticipa Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. “Servono interventi a lunga scadenza, ma spero che già dopodomani possano arrivare risorse aggiuntive per i territori – spiega – Credo però sia necessario anche un patto con i cittadini per comportamenti sempre più virtuosi, nell’uso dei mezzi privati e del riscaldamento domestico. “Il piano anti-smog, che verrà elaborato con il Governo nazionale, deve prevedere maggiori risorse per il trasporto pubblico green, investimenti su materiale rotabile e sistemi di trasporto sotterranei come la metropolitana, nonchè l’accesso ai fondi europei destinati al risparmio energetico”, si aggiunge il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “In questi 10 anni è stato fatto molto, bisogna fare di più”, afferma il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ricordando che “servono misure strutturali, molte le abbiamo prese”. Contrario, invece, alle targhe alterne e alle soluzioni di emergenza, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Non possiamo fare la danza della pioggia, ma bisogna attivarsi con gli strumenti della programmazione”, ha sentenziato.