L’ondata “smart”, che sta investendo e trasformando le aree avanzate del pianeta, si declina in varie forme e strumenti, dalla dimensione urbana alla versatilità degli oggetti, dalle procedure istituzionali agli interventi ambientali. Essere “smart” è divenuto un must da cui nessuno può sottrarsi, a cominciare dalle grandi imprese. Di certo, a questo imperativo categorico non si sottrae la Bosch – multinazionale che impiega 380mila dipendenti in oltre 60 Paesi, con un fatturato pari a 70 miliardi di euro nel 2015 – impegnata anche sul fronte dell’antinquinamento nelle grandi città con soluzioni tecnologicamente innovative. “Abbiamo già avviato progetti di smart city in Germania, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti – ha dichiarato Volkmar Denner, CEO del colosso di Stoccarda durante una conferenza stampa al CES di Las Vegas – e non è escluso che l’Italia possa essere inserita in queste sperimentazioni, a patto però che vi siano le condizioni di cooperazione che sono indispensabili per realizzare questi programmi”. Denner ha poi aggiunto che “non è soltanto una questione di collaborazione tra i soggetti coinvolti, ma anche di reperimento dei budget, perché le “città intelligenti” hanno bisogno di finanziamenti. La creazione di reti di dialogo tra le infrastrutture, la città, i servizi e i veicoli che vi circolano e vi sostano – ha spiegato – può permettere importanti riduzioni dei consumi e delle emissioni, rendendo fluido il traffico e evitando così le fasi di frenata e accelerazione che fanno aumentare le emissioni inquinanti”. La Bosch, infatti, ha realizzato un sistema di guida predittiva che consente, attraverso il navigatore e le informazioni in tempo reale sul traffico e sulle interruzioni, di abbattere del 10% consumi ed emissioni. E sempre nel 2016 sarà immesso sul mercato un sistema che aiuta a gestire la ricerca dei posti liberi nei parcheggi, attraverso informazioni provenienti da sensori nelle strade e dalle stesse auto in circolazione, poi riversate nel Cloud. “Eliminando il traffico delle auto alla ricerca del posto libero – ha concluso Denner – si darà un ulteriore contributo alla riduzione delle emissioni in città”.