La scorsa settimana il Consiglio dei ministri ha deliberato la nomina del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia Paola De Micheli, a Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016. Paola De Micheli sostituisce il dimissionario Vasco Errani.
“E’ un incarico importante e gravoso, lo affronterò con umiltà e determinazione – ha detto De Micheli”, aggiungendo che opererà non solo per “la ricostruzione materiale delle zone colpite dal terremoto, ma anche per la rinascita civile e sociale delle comunità”.
Ha poi precisato che con la carica di parlamentare non ci sarà nessuna incompatibilità. Errani da parte sua ha ringraziato “il Presidente Mattarella, i presidenti del Consiglio e i Governi che in questi 12 mesi mi hanno accordato la loro fiducia e il Parlamento per il lavoro attento e puntuale”. “Il lavoro di squadra con i Presidenti delle Regioni coinvolte, Ceriscioli, D’Alfonso, Marini e Zingaretti – ha aggiunto – è stato decisivo, così come la stretta collaborazione con i Sindaci e gli amministratori locali”.
A fine agosto a Palazzo Chigi, sono stati presentati i dati sulla gestione dell’emergenza terremoto, a distanza di circa un anno dalla prima scossa, informazioni dettagliate che contribuiscono a fare il punto sulla situazione.
Se dopo il terremoto del 24 agosto erano circa 5.000 le persone da assistere, il picco è stato raggiunto dopo il 30 ottobre quando gli assistiti sono diventati 30.000. Attualmente le persone ospitate nei moduli abitativi container, alberghi, strutture ricettive e comunali sono ancora, circa 7.500, alle quali si aggiungono 40.000 persone che hanno scelto di beneficiare del Cas-Contributo di autonoma sistemazione. Ad oggi, poi, sono oltre 200.000 le verifiche effettuate sugli edifici pubblici e privati. I sopralluoghi ancora da svolgere sono circa 14.000. Il totale di 214.000 verifiche è davvero significativo, se si pensa che rappresenta 2,7 volte il numero di quelle effettuate in Abruzzo dopo il sisma del 2009 (circa 80.000) e 4,8 volte rispetto a quanto compiuto dopo il terremoto dell’Emilia, Veneto e Lombardia del 2012 (45.000 verifiche).
I sopralluoghi hanno riguardato anche gli edifici scolastici delle aree colpite e su oltre 2.600 edifici ispezionati, il 66% è risultato agibile.
Dopo il terremoto del 30 ottobre 2016, il Governo ha varato un Piano straordinario per la viabilità, per un totale di 506 interventi ricompresi in 250 progetti, la cui realizzazione è stata affidata al soggetto attuatore di Anas Fulvio Soccodato, che opera in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
il Capo Dipartimento ha comunicato la cifra raccolta tramite numero solidale e conto corrente dedicato a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che ammonta a circa 35 milioni di euro. Di questi, 3,5 milioni sono destinati a progetti per le scuole.
Sul sito del Dipartimento della Protezione civile sono state pubblicate le fotografie aeree di alcune località colpite dalle scosse di agosto e ottobre 2016 e di gennaio 2017. Attraverso l’accostamento delle immagini dei territori prima e dopo le scosse, emerge con evidenza l’entità dei danni riportati da alcuni comuni e frazioni delle provincie di Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Perugia e Pescara.
Gli scatti aiutano a comprendere come il susseguirsi di eventi sismici di forte intensità abbia progressivamente aggravato i danni in alcune zone e ne abbia colpite di nuove, rendendo la gestione dell’emergenza sempre più complessa.