Il governo presenterà entro un mese un decreto legge che conterrà le misure a supporto delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto, a partire dalle agevolazioni fiscale. Lo riferiscono i sindacati che hanno partecipato al vertice a palazzo Chigi.
“Si è trattato di un primo incontro interlocutorio”, hanno dichiarato il segretario confederale della Cisl Giovanni Luciano e quello della Uil Guglielmo Loy, al termine dell’incontro con il governo. Non è stato fatto riferimento alle cifre del provvedimento, che dovrà comunque comprendere misure per assicurare interventi veloci e trasparenti, come le gare europee, secondo il modello utilizzato in Emilia Romagna.
A questo primo incontro ne seguiranno altri che, fanno sapere i sindacati, consentiranno di definire i punti del decreto legge, prima della sua presentazione da parte del governo.
Sempre ieri, al termine della commemorazione svolta al Senato per le vittime del sisma, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha detto che la ricostruzione durerà anni e richiederà tempi molto lunghi; ai cittadini, “bisogna dire la verità”.
“Il nostro obiettivo – ha affermato, illustrando le finalità di Casa Italia – è fare un piano serio, credibile di prevenzione, con spese trasparenti e controllabili. La strada è molto lunga ma noi vogliamo dire ai cittadini la verità: la ricostruzione non sarà di pochi mesi o anni, probabilmente richiederà molto tempo”.
“Al Parlamento – ha proseguito il ministro – chiedo di essere a fianco dei cittadini, giorno per giorno, per sostenere la determinazione e gli sforzi di chi vuole rendere possibile la ricostruzione. Le luci si spegneranno ma noi dobbiamo continuare a mantenere viva l’attenzione e la memoria dei nostri morti, per aiutare le comunità a riprendere la loro vita”.
“Casa Italia – ha detto ancora Delrio – è il tentativo di mettere al primo posto la prevenzione, la vera sfida è predisporre un inverno non troppo difficile per le popolazioni colpite ma abbiamo già tutti gli alloggi e le disponibilità pronte, per togliere le tende il prima possibile. La vera sfida è allestire le casette temporanee nel più breve tempo possibile, certamente cercheremo di fare ancora prima dei sette mesi preventivati”.
“Abbiamo già individuato le aree e di come potere accelerare le opere di urbanizzazione. Ma la prima sfida per noi è la ricostruzione negli stessi luoghi distrutti dal sisma, riprendere la vita quotidiane, soprattutto, di impedire che in futuro si debbano commemorare altre vittime”.
“Quindi lavorare sulla prevenzione. Il progetto Casa Italia è esattamente questo: cura e manutenzione del territorio, prevenzione nelle scuole, chiese, ospedali, piazza, che sono il patrimonio della nostra identità e dobbiamo impedire che crollino, come purtroppo è accaduto nelle zone colpite dal sisma”, ha concluso il ministro delle Infrastrutture.