Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a tutela della sicurezza delle città, che viene definita “bene pubblico”, delineando un modello trasversale e integrato tra i diversi livelli di governo mediante la sottoscrizione di appositi accordi tra Stato e Regioni e l’introduzione di patti con gli enti locali. Il provvedimento prevede, in particolare, forme di cooperazione rafforzata tra i prefetti e i Comuni, dirette a incrementare i servizi di controllo del territorio e a promuovere la sua valorizzazione. Indica inoltre, anche mediante il rafforzamento del ruolo dei Sindaci, nuove modalità di prevenzione e di contrasto all’insorgere di fenomeni di illegalità quali, ad esempio, lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l’illecita occupazione di aree pubbliche. A tal fine, viene rafforzato l’apparato sanzionatorio amministrativo per prevenire fenomeni di criticità sociale suscettibili di determinare un’influenza negativa sulla sicurezza urbana, anche in relazione all’esigenza di garantire la libera accessibilità e fruizione degli spazi e delle infrastrutture delle città. Il decreto prevede, tra l’altro, la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane ai soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale. Positivo il giudizio dell’Anci.
“Finalmente – ha commentato il presidente Decaro– i Sindaci non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri riconosciuti, su nostra sollecitazione, dal decreto-legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri. Siamo noi Sindaci il primo presidio al quale i cittadini si rivolgono in cerca di risposte. E non intendiamo tirarci indietro, ma per essere efficaci abbiamo bisogno di strumenti efficaci. Questo decreto finalmente ce li fornisce. I sindaci – ha concluso Decaro – da oggi hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge”.
Quanto al provvedimento sull’Immigrazione, sul quale l’associazione dei Comuni ha in questi mesi a lungo interloquito con il Ministro dell’interno, il presidente dell’Anci ha detto: “Bene la riduzione dei tempi per il riconoscimento del diritto all’asilo e di quelli per il ricorso in caso di diniego del permesso di soggiorno. Positiva è anche la valutazione dei Sindaci rispetto alla previsione che i migranti in prima accoglienza contribuiscano e si integrino nella comunità, prestando attività di volontariato per pubblica utilità. La gestione efficace dei flussi passa necessariamente da un’alleanza forte tra governo e amministratori locali”.