La Commissione europea sta lavorando ad una nuova serie di iniziative per la sicurezza stradale, che verranno presentate nel corso dei prossimi mesi. Intanto a partire dal 31 marzo, il sistema “eCall” basato sulla composizione del numero di emergenza 112 è diventato obbligatorio in tutta Europa per i nuovi tipi di automobili e veicoli leggeri, in virtù della legislazione varata dall’Unione europea nel 2015 su iniziativa della stessa Commissione.
Il sistema “eCall” compone automaticamente il 112 (il numero di emergenza europeo unico) in caso di gravi incidenti stradali e comunica, tramite il satellite di navigazione europeo Galileo, la posizione del veicolo ai servizi di emergenza. Il sistema è attivabile manualmente e non registra alcun dato, limitandosi a trasmettere le informazioni essenziali.
La Commissione ha già testato nel suo Centro comune di ricerca i dispositivi “eCall” forniti dai produttori, e nel gennaio 2018 ha pubblicato degli orientamenti per i centri di omologazione. E’ stato stimato che il nuovo sistema dimezzerà i tempi di risposta dei servizi di emergenza nelle zone rurali e li ridurrà fino a un 60% nelle zone urbane, salvando molte vite ogni anno e attenuando le conseguenze provocate dagli incidenti.
Nel 2016, 25.500 persone hanno perso la vita sulle strade dei diversi Paesi dell’Ue e 135.000 hanno riportato gravi ferite. Per questo l’Unione europea ha rinnovato l’impegno di migliorare la sicurezza stradale fissando un nuovo obiettivo di riduzione del 50% delle vittime della strada da raggiungere entro il 2020. Tra diverse misure e programmi, il sistema di chiamata automatica georeferenziata in caso di incidente può risultare una misura supplementare di salvaguardia.