La richiesta di un’ulteriore proroga dal 30 novembre 2018 al 31 gennaio 2019 è dovuta al prolungamento in alcune regioni delle procedure selettive per la determinazione dei programmi d’intervento indispensabili per l’erogazione delle risorse finanziarie disponibili da parte del Mit.
Le diverse azioni dovranno riguardare la realizzazione di piste ciclabili anche in funzione di disimpegno della sede stradale promiscua; la realizzazione di percorsi ciclabili, attraversamenti semaforizzati, passaggi mediante sovrappassi o sottopassi destinati ai ciclisti; messa in sicurezza di percorsi ciclabili; realizzazione di una rete di percorsi protetti e con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale.
Il programma degli interventi di ciascuna Regione e Provincia autonoma costituirà l’oggetto di un’apposita convenzione che sarà sottoscritta tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e le singole Regioni e/o Province autonome proponenti.
Secondo i dati Istat (2016) i cosiddetti utenti vulnerabili della strada, ovvero pedoni e ciclisti rappresentano nel complesso quasi il 50% dei morti sulle strade. L’indice di mortalità per i pedoni, pari a 2,93 morti ogni 100 incidenti per investimento di pedone, è più di quattro volte superiore rispetto a quello degli occupanti di autovetture (0,66); il valore dell’indice riferito a motociclisti e ciclisti è, invece, circa il doppio. L’indice di lesività è molto elevato sia per i pedoni che per gli utenti delle due ruote a pedali. Un problema urgente che richiede la messa in campo di una progettualità coraggiosa.