I dati aggiornati del fenomeno migratorio sono stati forniti da monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale Fondazione Migrantes (Cei), in occasione della Giornata del migrante e del rifugiato. “L’Italia, nel contesto europeo, mentre vede fermarsi drammaticamente la migrazione economica – fattore di sviluppo e di crescita fondamentale nel nostro Paese – con il ritorno di un’emigrazione giovanile che ha superato le 100.000 persone, ha visto ancora nel 2015 un flusso considerevole di migranti forzati arrivare in particolare sulle coste e nei porti della Sicilia, ma anche della Calabria, della Puglia e della Campania, in Sardegna, sebbene inferiore del 9% rispetto al 2014. Infatti, lo scorso anno sono arrivati 170.100 persone e quest’anno 153.842 persone. Nel 2015 si è assistito a un cambiamento di rotta, soprattutto per le persone in partenza dal Medio Oriente, dal Corno d’Africa e dall’Asia, che si sono dirette verso la Turchia e sono sbarcate in Grecia: oltre 850.000 persone. A fronte di una persona sbarcata in Italia ne sono sbarcate cinque in Grecia”.