La crociata contro la plastica si rafforza e si estende coinvolgendo nuovi soggetti. Così anche l’Italia aderisce all’European Plastic Pact con la firma da parte del Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, a Bruxelles. “Abbiamo aderito con convinzione al Patto europeo sulla plastica – ha commentato per l’occasione – La proposta di aderire ha subito suscitato il nostro interesse. Siamo convinti che una tematica così complessa come quella legata alla plastica, e il contrasto all’inquinamento prodotto, necessiti di strumenti condivisi tra i Paesi europei e tra i molteplici attori coinvolti nella gestione. Il Patto è uno strumento interessante per affrontare meglio il ciclo della plastica, dalla progettazione dei prodotti alla produzione al corretto riciclo”.
Lanciato nella primavera del 2019 da Francia e Paesi Bassi, il Patto ha come principale obiettivo quello di favorire ed accelerare la transizione verso un’economia circolare della plastica e, quindi, porre fine alla dipendenza dalla plastica vergine prodotta da combustibile fossile non rinnovabile. Gli obiettivi europei includono, nel dettaglio: ridurre i prodotti e gli imballaggi in plastica vergine di almeno il 20%, aumentare la capacità di raccolta e riciclo degli imballaggi di plastica in Europa di almeno il 25% ed aumentare l’uso di plastica riciclata negli imballaggi di almeno il 30%. Tali obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2025, andando anche oltre l’attuale legislatura.
Chiave del successo sarà ovviamente la cooperazione tra le numerose e differenti realtà (governi, aziende leader e organizzazioni ambientaliste) che hanno scelto di aderire al Patto (circa 90). L’approccio del Patto è infatti quello di costituire a livello “pan-europeo” una coalizione di attori – sia pubblici che privati – decisi ad impegnarsi in modo del tutto volontario in progetti ambiziosi ma anche quantificabili rispetto a quanto già contenuto negli attuali riferimenti normativi comunitari. Da notare, tuttavia, che la partecipazione al Patto è volontaria, ma i progressi verranno monitorati e segnalati ogni anno da tutti i firmatari.