In Italia, dal 2016 al 2017 i mezzi di trasporto destinati alla sharing mobility sono passati da 20.698 a 47.679, con una crescita del 130,4%. È quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati dell’Osservatorio Sharing Mobility. In dettaglio, l’aumento maggiore si è registrato per le biciclette usate per il bike sharing, che sono passate da 14.604 a 39.500 (+170,5%). Le auto per il car sharing sono aumentate da 5.764 a 7.679 (con un incremento del 33,2%). I ciclomotori utilizzati per lo scooter sharing erano 330 nel 2016 e hanno raggiunto le 500 unità nel 2017, con una crescita del 51,5%. Il trend positivo della sharing mobility in Italia si basa, però, non soltanto sull’aumento del numero di mezzi condivisi a disposizione degli utenti, ma anche sullo sviluppo di dispositivi tecnologici e di connessione che consentano di rendere più semplice ed efficiente l’uso di questi mezzi di trasporto e, di conseguenza, rendano più soddisfacente l’esperienza della mobilità condivisa nella sua totalità. Non a caso, secondo alcune previsioni, nel 2020 ci saranno ben 250 milioni di auto connesse e 50 miliardi di device e dispositivi connessi.