Il report sui risultati della consultazione “Semplifichiamo!”, promossa dal Ministro per la pubblica amministrazione per raccogliere “storie”, segnalazioni di problemi e proposte di semplificazione, ha conseguito un importante successo. Obiettivo dell’iniziativa, acquisire indicazioni utili alla predisposizione di un “pacchetto” di azioni rapide di semplificazione e alla definizione della nuova Agenda per la semplificazione. I contributi sono stati recepiti dal 16 dicembre 2019 al 15 aprile 2020 attraverso un questionario online, sulla piattaforma www.partecipa.gov.it. Sono pervenute complessivamente 130 segnalazioni di complicazioni burocratiche e proposte di soluzioni particolarmente dettagliate e pertinenti. I partecipanti hanno avanzato soluzioni di semplificazione concrete, emerse nell’esperienza quotidiana e fornito indicazioni preziose per la predisposizione delle “azioni rapide” di semplificazione, rese ancora più necessarie per la ripresa dell’Italia a fronte dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il report, in particolare, fornisce un quadro complessivo delle storie e delle proposte raccolte, definendo una classifica delle principali complicazioni segnalate dai partecipanti. Per ognuna di esse sono riportati una breve descrizione delle problematiche segnalate, gli estratti delle segnalazioni pervenute e le principali indicazioni emerse. Si dà conto, inoltre, delle proposte dei cittadini già diventate legge, delle semplificazioni allo studio, in vista della predisposizione del decreto legge Semplificazione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e delle indicazioni per l’Agenda per la semplificazione
Al primo posto tra le indicazioni provenienti dai cittadini e dalle imprese figura l’attuazione del principio “once only” (la PA non deve più chiedere informazioni in possesso delle amministrazione, in grado di accelerare i processi di digitalizzazione e assicurare l’interoperabilità delle banche dati. Si tratta d’istanze divenute ancor più rilevanti a fronte dell’emergenza sanitaria da COVID-19. La proposta è già divenuta legge con l’articolo 264 del decreto legge “Rilancio” (DL 19 maggio 2020, n.34), convertito in legge, che reca misure per assicurare la piena attuazione dei principi esistenti da anni nel nostro ordinamento attraverso l’interoperabilità delle banche dati: tutta la documentazione richiesta dalla PA è sostituita dall’autocertificazione o dall’acquisizione d’ufficio.