La scorsa settimana si è tenuto a Piegaro il Festival del vetro, con il borgo della Valnestore che ha celebrato una sua tradizione millenaria. Presenti, attraverso i loro Musei, le principali città italiane il cui nome è legato al vetro, e cioè Murano, Altare, Empoli, Gambassi Terme e Colle Val d’Elsa, insieme a istituti d’arte e aziende del settore. Nei quattro giorni, appuntamenti dedicati all’arte e al design, alla letteratura, al teatro, alla musica e alle tipicità enogastronomiche. E poi convegni e dibattiti sulle diverse tecniche di lavorazione del vetro (vetrofusione, lavorazione a lume, incisione a tornio, pasta di vetro, pittura a grisaille, soffiatura alla fornace).
Il mondo del vetro e del cristallo, dunque, in Italia rialza la testa. Il primo Festival del vetro è stata infatti l’occasione per presentare il progetto ‘Rete dei Musei del Vetro e del Cristallo’, un patto, in corso di definizione, tra i principali presidi museali dedicati a questo materiale, finalizzato a “ridare forza e vigore alla prestigiosa tradizione italiana della lavorazione del vetro”. Il Museo di Piegaro unisce, dunque, le sue alle forze di Altare (Sv), Colle Val d’Elsa (Si), Empoli (Fi), Gambassi Terme (Fi) e Venezia, nel nome della qualità e della sapienza artigianale che da sempre è legata a vetro e cristallo.
Le intenzioni dei promotori della rete, come dichiarato nell’incontro di sabato scorso, nella Sala delle Volte del Museo di Piegaro, sono quelle “di compiere un percorso collettivo di valorizzazione al fine di migliorare la riconoscibilità della storia e della produzione italiana del vetro e del cristallo presso un pubblico nazionale e internazionale”. “Si vuole operare – è stato detto – non solo per conservare la memoria, ma anche per attrarre interesse verso il settore. Il problema è che non esiste il brand del vetro italiano”. Ma dall’incontro di Piegaro i partner del progetto tornano a casa con una marcia in più. La scelta del Gal Trasimeno-Orvietano, come rivelato dal direttore Francesca Caproni, di appoggiare anche dal punto di vista finanziario la costruendo rete, stimolando in questa direzione anche gli altri Gal di riferimento. “Da domani – sono state le sue parole – ci possiamo mettere in contatto con gli altri partner per lavorare a un progetto europeo. Sarebbe bello ritrovarsi qui tra un anno a presentare un piano concreto della rete”.
Entusiasti del sostegno del Gal si sono detti i rappresentanti dei diversi musei, tra cui il sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli, convinto che la futura Rete non possa fare altro che arricchire e potenziare quanto si sta già facendo in questo settore. Il primo Festival del vetro ha portato nel piccolo borgo umbro i più affermati artisti e artigiani del vetro italiani e stranieri. Per quattro giorni il centro della Valnestore è stato animato da eventi uniti dal fil rouge del vetro in tutte le sue declinazioni. Seminari, corsi, laboratori per bambini e workshop sulle diverse tecniche di lavorazione del vetro (vetrofusione, lavorazione a lume, incisione a tornio, pasta di vetro, pittura a grisaille, soffiatura alla fornace). Per tutto il periodo i mastri vetrai hanno dato spettacolo, mostrando al pubblico la bellezza e il fascino della lavorazione di questo materiale.