Delle quattro Vele di Scampia ne resterà in piedi solo una che, riqualificata e trasformata, diventerà la sede della Città metropolitana di Napoli. Simbolo di degrado prima, voglia di riscatto poi. le Vele insomma diventeranno luogo d’innovazione architettonica e urbana. Il Comune di Napoli ha pubblicato infatti il bando per la realizzazione del progetto “Restart Scampia”, che prevede l’abbattimento di tre delle quattro Vele e la messa in funzione della quarta, che svolgerà in un primo momento il ruolo di infrastruttura per l’emergenza sociale. Sarà inoltre ripristinata e migliorata la viabilità del quartiere, insieme ai collegamenti ferroviari con la stazione della metropolitana di Piscinola (la cosiddetta Metro dell’Arte). Dopo l’assegnazione da parte del Mise dei fondi per il piano presentato dall’Amministrazione municipale partenopea, gli Uffici hanno lavorato alla predisposizione di due bandi di progettazione. Il primo è già stato pubblicato e prevede tre settimane di tempo per la presentazione delle proposte, con 50 giorni a disposizione del vincitore del bando per preparare la progettazione esecutiva, che sarà oggetto della successiva gara per l’abbattimento delle Vele e la nuova destinazione d’uso. Entro la prossima settimana sarà completato e pubblicato il secondo bando, relativo alla progettazione del Piano urbanistico esecutivo dell’area che farà di Scampia una cerniera tra Napoli e i comuni limitrofi.
“Per la prima volta un progetto finanziato dal Governo vede tra i progettisti anche i cittadini che vi abitano – ha commentato il Sindaco Luigi De Magistris – Prevediamo per l’estate l’abbattimento della prima Vela, mentre oltre 1.000 persone sono state trasferite in case di edilizia popolare”. “Comincia così a prendere corpo il progetto della nuova Scampia – ha aggiunto l’assessore al Diritto alla Città, Carmine Piscopo – nato dalla collaborazione con le istituzioni universitarie cittadine e dal confronto con i comitati e le associazioni attive sul territorio”. “Il programma di rigenerazione urbana, che vale complessivamente 26 milioni di euro – ha detto infine Piscopo – costituisce la coerente proposta dell’amministrazione di affrontare incisivamente il tema delle cosiddette periferie, allo scopo di realizzare con atti concreti, nuove centralità supportate dalla realizzazione di servizi urbani integrati di mobilità, incisivi servizi di assistenza sociale, formazione scolastica, sicurezza, iniziative educative, culturali e sportive”.