Semaforo verde per un Piano nazionale da 5 milioni di euro del Ministero dell’Ambiente per la riforestazione delle aree protette devastate dagli incendi. Lo ha annunciato ieri a Vicenza, nel corso dell’Assemblea nazionale dell’Anci il Ministro Gian Luca Galletti che ha detto: “Riportare la biodiversità nei luoghi devastati dal fuoco significa dare un segnale forte alla criminalità che cerca di ricavare profitto dalla distruzione dei nostri beni più preziosi, quelli naturali che rendono unici i nostri parchi. Da una parte il rafforzamento delle pene per i piromani, dall’altra il recupero dei luoghi: si tratta, insomma, di una sfida ambientale e di legalità che porteremo avanti fino in fondo – ha concluso il ministro”.
Reperiti nell’ambito delle risorse europee destinate alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, i fondi del programma nazionale di riforestazione, consegnato sul palco della Fiera di Vicenza al presidente dell’Anci Antonio Decaro – rientreranno nelle due diverse fasce ammesse al finanziamento: il miglioramento della resilienza degli ecosistemi e la conservazione della biodiversità dei sistemi forestali.
Nel primo ambito d’azione ricadono gli interventi di recupero e rinaturalizzazione del materiale legnoso, quelli per la tutela della risorsa suolo, il controllo dello scorrimento dell’acqua piovana superficiale, le azioni per la stabilità morfologica dei versanti e per il ripristino della densità arborea naturale e artificiale. La seconda area di interventi concerne la realizzazione di eventuali vivai derivati, affini per uso e composizione floristica a quelli percorsi dal fuoco, gli interventi per il recupero di forme forestali di alto fusto, per lo sfollamento in particolare nel caso di boschi di conifere, per la realizzazione di infrastrutture per segnalazione e avvistamento incendi.
A determinare l’azione del punteggio saranno vari criteri di valutazione: la fattibilità, le caratteristiche tecniche, l’analisi dei costi, il monitoraggio, con descrizione delle attività e degli strumenti per misurare il grado di successo degli interventi, le modalità di finanziamento del progetto e il livello di progettazione. Saranno inoltre considerati i benefici ambientali attesi dalla realizzazione: il recupero e la conservazione della biodiversità, la riduzione del rischio idrogeologico, la tutela del suolo, la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, come dell’inquinamento atmosferico.