Centri estivi meno cari grazie all’Amministrazione comunale, una buona notizia per le tante famiglie sandonatesi che hanno figli minori che, con le scuole chiuse, stanno già frequentando i Centri estivi, per loro il Comune ha stanziato un contributo economico a sostegno della retta che le famiglie pagano, contributo che copre fino a 4 settimane di frequenza anche se il Centro estivo frequentato dai figli si trova in un altro comune.
Per beneficiare del sostegno comunale, a patto di non essere già beneficiari di altri bonus o di contributi analoghi, i requisiti sono 2: essere una famiglia residente nel Comune di San Donà di Piave e avere un Isee che non superi i 35mila euro. Con un Isee fino a 12mila euro il contributo copre il 70% della quota di iscrizione, il 50% invece se si ha un Isee che va da 12.000,01 a 25mila euro, il 20% per la fascia di reddito fino ai 35mila euro.
Il contributo comunale può arrivare a coprire fino al 70%, ma per quelle famiglie che non fossero in grado di coprire la rimanente parte, i Servizi Sociali del Comune sono a disposizione, così come le richieste che riguardano i profughi ucraini devono essere presentate su apposito modulo disponibile presso lo Sportello Famiglia o l’Ufficio Istruzione del Comune.
La richiesta del contributo va fatta online sull’apposita piattaforma compilando il modulo che si trova al link https://solidali.welfarex.it/sandona_centroestivo_22 avendo cura di allegare un documento d’identità del richiedente, copia dell’Isee in corso di validità, copia della documentazione fiscale o della dichiarazione del gestore attestante la somma pagata e copia della dichiarazione autografa.
“Anche quest’anno il Comune di San Donà ha fatto il massimo per poter aprire più Centri estivi possibile, mettendo a disposizione i plessi scolastici disponibili, 8 a parte quelli soggetti a lavori, per i tanti gestori e operatori che si sono fatti avanti, dichiara il Vicesindaco e Assessore alle Opportunità sociali Silvia Lasfanti, d’altronde è aumentata anche la richiesta delle famiglie e dei ragazzi che li frequentano, data la grande ‘fame’ che hanno di riappropriarsi di una socialità sana cui le diverse attività ludiche dei Centri estivi assolvono, spesso fino a pomeriggio inoltrato. Ma per questo ci siamo anche posti il problema di aiutare quelle famiglie che stanno incontrando qualche difficoltà economica per dare l’opportunità di sapere che il figlio trascorre le giornate estive divertendosi coi suoi coetanei in ambienti sicuri e protetti”.