Partita ieri da Sabaudia (Latina), la campagna del Ministero dell’Ambiente per sensibilizzare cittadini e turisti sui danni che provoca l’abbandono della plastica nelle spiagge. Realizzata in collaborazione con il Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia Costiera, l’iniziativa fa parte di #iosonoambiente, l’hashtag che vede il mare e le coste come bene comune da tutelare attraverso comportamenti responsabili e virtuosi. L’aggregatore tematico che promuove altresì l’introduzione di una cauzione sugli imballaggi monouso tanto da stimolare i consumatori a riconsegnare i piccoli imballaggi di plastica a circuiti ben congegnati che favoriscano il loro riciclaggio.
“Una volta compromessa la risorsa mare – ha detto il ministro Sergio Costa – non sarà più possibile rinnovarla. Chiedo a ogni cittadino di essere al nostro fianco a tutela della natura e del pianeta terra. #iosonoambiente non è solo uno slogan, ma un modo di essere, a partire dal vivere plastic free. Iniziamo a modificare i nostri comportamenti proprio dalle vacanze al mare”.
La quantità di rifiuti di plastica nei mari è in aumento: ogni anno vengono prodotti a livello mondiale 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni finiscono nell’oceano. Si tratta di una minaccia per le specie marine e gli ecosistemi, ma anche un rischio per la salute umana, con implicazioni significative su settori come il turismo, la pesca e l’acquacoltura. Il ministero dell’Ambiente sta lavorando a una legge per tutelare il mare, ma ogni cittadino può e deve fare la sua parte, come si legge nei consigli contenuti nel volantino del ministero che sarà distribuito nei gazebo allestiti da Carabinieri Forestali e Guardia Costiera, oltre che a Sabaudia, in numerose località turistiche balneari, da Miramare (Trieste) all’isola d’Elba (Livorno), da S. Maria di Castellabate (Salerno) a Lido di Noto (Siracusa), per citarne solo alcune.