Chissà se i gattinaresi riterranno la proposta interessante e, in versione Sherlock Holmes, inizieranno a pedinare i “sospetti zozzoni” alla ricerca di prove certe per incassare la taglia?
Una taglia sullo “sporcaccione” che imbratta i beni pubblici o inquina l’ambiente abbandonando i rifiuti. A Gattinara (Vercelli) nasce il “SalvAmbiente”, un progetto dell’amministrazione comunale che introduce una ricompensa per chi segnala i nomi di chi sporca la città: il cittadino che permetterà, tramite una segnalazione verificata, di risalire con certezza all’identità dell’incivile, riceverà un premio in denaro.
L’iniziativa integra «Chi sporca paga», l’indirizzo di posta elettronica a cui far pervenire le segnalazioni, che i vigili urbani provvederanno a controllare e «immortalare» grazie alla telecamera mobile del sistema di videosorveglianza. Il cittadino che con la propria segnalazione, certificata e verificata, permetterà di risalire con certezza a colui che sporca per strada sarà ricompensato con un premio in denaro.
La ricompensa non sarà pagata con le tasse dei cittadini, ma direttamente dallo “sporcaccione”, che dovrà versare una quota aggiuntiva oltre alla multa. I soldi saranno erogati solo a chi fornisce i propri dati anagrafici, e a chi fornisce gli elementi utili a risalire all’identità del maleducato. Quest’ultimo potrà anche commutare la multa in ore lavorative da dedicare alla comunità.
«Dopo l’attivazione della mail chisporcapaga@gmail.com, l’uso di telecamere mobili e fisse per beccare chi sporca e l’invenzione della “Gogna pubblica”, – commenta il sindaco – il “SalvAmbiente” completa il pacchetto di misure pensate per punire coloro che abbandonano rifiuti nel territorio comunale, insudiciano il suolo pubblico e non raccolgono le deiezioni. Tutte misure che hanno un unico scopo, accrescere il senso civico dei fruitori del territorio e mantenere la nostra città sempre più pulita, ordinata e quindi vivibile per tutti».
Un’opportunità di redenzione viene però anche fornita ai trasgressori: lo “sporcaccione”, a propria scelta, potrà però anche commutare la sanzione in ore lavorative a favore della Comunità.