Si è ulteriormente aggravato il bilancio delle vittime nelle aree colpite dal sisma. Sono 241 i morti finora accertati, secondo l’ultimo bilancio diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile: 190 nel Reatino e 57 nell’Ascolano. Alle 5:17 di questa mattina si è verificata una nuova scossa di magnitudo 4.5, avvertita anche nelle Marche e nel Lazio. Intanto, si continua a scavare nei centri devastati, mentre la situazione sismica nella zona del terremoto “continua a essere di forte attività con molte repliche che si susseguono nell’area”, dichiarano gli esperti. Migliaia di sfollati hanno trascorso la prima notte fuori casa nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile. Ieri pomeriggio, il premier Renzi ha raggiunto i luoghi del disastro. “Non lasceremo nessuno da solo”, ha dichiarato a caldo, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti da parte del Consiglio dei ministri, convocato per oggi, e ringraziando chi, sin dalle prime ore, “scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi”, ha poi concluso.
La macchina delle operazioni si è mossa da tutta Italia rapidamente. 700 i vigili del fuoco sono ora al lavoro nell’area del cratere. Le autorità non nascondo timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant’Agostino. Il Ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi. “Qui non c’è più niente. Solo macerie. E’ impressionante. Sembra un bombardamento”, ha commewntato la presidente della Camera, Laura Boldrini, anche lei giunta ieri a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Nelle stesse ore è partita anche la solidarietà internazionale. Particolarmente addolorato, il Pontefice ha rimandato la sua catechesi del mercoledì, per recitare con i fedeli, in via del tutto eccezionale, una parte del Rosario. E’ rientrato a Roma dalla Sicilia il presidente Mattarella, proprio in tempo per ricevere una telefonata del presidente Usa Obama, che ha offerto ‘aiuto e assistenza’. Stessa offerta è venuta anche da parte del Segretario di Stato Kerry che ha parlato con il Ministro degli esteri Gentiloni. Oggi e domani bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici.