Il saldo del settore statale si è chiuso con un fabbisogno di 3.200 milioni di euro e una riduzione di 5.200 milioni rispetto al corrispondente mese del 2017. Lo si evince dal rapporto sul conto consolidato di cassa. Il report espone, per classificazione economica, su base mensile e cumulata, i principali aggregati relativi agli incassi e ai pagamenti che concorrono a formare sia il conto consolidato di cassa del settore statale, con dettaglio degli incassi tributari, sia quello delle Amministrazioni centrali, con indicazioni di comparto delle Amministrazioni locali e degli Enti di previdenza.
Nel documento vengono altresì fornite informazioni in ordine alle modalità di finanziamento del saldo del settore statale e viene presentata, per la prima volta, una serie mensile aggiornata di tale saldo degli ultimi cinque anni. Vediamo così che a giugno il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 3.200 milioni di euro, una riduzione di 5.200 milioni rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (8.366 milioni), quando sono stati erogati 4.785 milioni in relazione all’operazione per la tutela del risparmio nel settore creditizio. Il fabbisogno del primo semestre dell’anno in corso si attesta sui 41.200 milioni, in riduzione di 9.200 milioni di euro rispetto a quello registrato nel periodo gennaio-giugno 2017.
Al risultato del mese hanno contribuito effetti di calendario che hanno determinato il parziale slittamento delle rate semestrali dei mutui al mese di luglio, nonché la diversa tempistica di realizzazione di alcuni incassi e pagamenti, con impatto complessivo pressoché neutrale sul saldo. Nel primo semestre dell’anno in corso il miglioramento del fabbisogno del settore statale è legato alla positiva dinamica degli incassi (+6.800 milioni di euro), in particolare di quelli fiscali (+4.000 milioni), e alla diminuzione dei pagamenti complessivi delle amministrazioni pari a 2.400 milioni, in relazione alla componente degli interessi sui titoli di Stato.