L’inquinamento non è soltanto una minaccia per la salute dei cittadini, ma penalizza anche la finanza locale. Un esempio per tutti: il caso di Roma Capitale. La Città eterna è fra le cinque capitali europee che affrontano i costi più alti causati dall’aria avvelenata. Lo conferma l’ultimo rapporto dell’Alleanza europea per la salute pubblica (Epha), Ong che quantifica il valore monetario di morte prematura, cure mediche, giornate lavorative perse e altre spese sanitarie provocate dai tre inquinanti atmosferici più pericolosi: particolato, ozono e biossido di azoto. Secondo lo studio, l’inquinamento atmosferico costa complessivamente a Roma oltre 4 miliardi di euro all’anno (circa 1.500 euro pro capite), una cifra che la colloca al quinto posto della graduatoria europea. Prima della lista è invece Londra, con un totale di quasi 11,5 mld di euro spesi ogni anno per fronteggiare gli effetti negativi dell’aria inquinata sulla salute. Seguono Bucarest con 6,4 miliardi di euro all’anno, Berlino con 5 miliardi e Varsavia con 4 miliardi.
All’ottavo posto, con un costo globale di 3,5 mld di euro all’anno, c’è Milano. Il capoluogo lombardo si piazza, invece, al secondo posto, alle spalle di Bucarest, nella classifica delle 432 città europee prese in esame dall’indagine in termini di costo dell’inquinamento per abitante, con 2800 euro a testa. Una graduatoria in cui compaiono anche Padova, al terzo posto con 2.455 euro, Venezia e Brescia (rispettivamente al sesto e settimo posto con una differenza minima della loro spesa pro capite che si aggira sui 2100 euro) e Torino (al nono posto con 2076 euro).
Fonte: Ansa