Il Grande raccordo anulare, con i suoi 68 chilometri di lunghezza, 21 chilometri di diametro e 33 uscite, secondo i recenti monitoraggi effettuati dall’Anas, ancora una volta si aggiudica il primato della strada più trafficata del nostro Paese. Il record assoluto è stato registrato dall’Anas lo scorso 24 marzo, quando lungo l’anello della capitale, sono transitati 168.401 veicoli, battendo anche il precedente primato dello scorso gennaio quando il picco massimo fu di 163.880 veicoli.
Il regista Rosi, nel 2013, ne ha voluto raccontare la storia in un documentario dal titolo “Sacro Gra”. La pellicola, presentata in concorso alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove ha vinto il Leone d’oro al miglior film, racconta senza commento esterno o interviste di sorta, scene di vita reale che si svolgono lungo il suo percorso.
A rilanciare l’idea di trasformarlo in una infrastruttura che abbraccia la città come un’opera d’arte è stata anche l’Anas, che ne amministra la gestione, con il progetto GRAART: dieci Urban Artist internazionali realizzeranno su rampe e sottopassi opere ispirate al mito della Città Eterna. Dalla Romanina a Tor Vergata, da Ottavia all’Aurelia, dalla Prenestina a La Rustica, sono tante le zone interessate dal progetto che ha fatto leva su miti, leggende, e aneddoti spesso poco conosciuti.
Al Sud, il record delle strade trafficate spetta alla Statale 16, meglio conosciuta come “Adriatica”, sulla quale, in prossimità di Bari sono transitati 133.248 veicoli.
Al Nord l’infrastruttura con i maggiori passaggi è stata la SS 36 del Lago di Como e dello Spluga.