A tre mesi dall’apertura dello sportello territoriale di microcredito, per Roma Capitale i primi risultati operativi, riguardanti i microcrediti erogati, registrano numeri da record. Sono 45 le pratiche già evase ed entro giugno saranno oltre 100. Nonostante il periodo di chiusura dovuto alla pandemia, al 1° giugno sono state inoltrate 532 domande, di cui 210 di microcredito per l’impresa e 322 di microcredito sociale. Dati che rendono la dimensione delle necessità espresse dalla Capitale. Di queste richieste, circa il 10% sono state già liquidate: 39 pratiche di microcredito sociale già evase per un valore di 188.200 euro e 6 pratiche di microcredito per l’impresa per un ammontare di 138.276 euro. Complessivamente, quindi, sono 45 le pratiche giunte a buon fine. Si tratta di tempi record per la microfinanza perché – sottolinea il Campidoglio – nei casi di microcredito sociale le pratiche sono state evase in meno di un mese, ed entro i 90 giorni per quanto riguarda quelle di impresa. Sono attualmente in fase di lavorazione – per l’impresa in attesa di presa in carico tutor – 39 richieste, in pre-istruttoria tutor 23, in attesa di documentazione 57 che entro il mese saranno evase. Delle pratiche di microcredito sociale, invece, sono in fase di ‘lavorazione tutor’ 79 richieste e in fase di istruttoria in banca 24.
Dall’avvio delle attività dello sportello di via Goito 35, inaugurato il 4 marzo 2021, grazie alla collaborazione tra Roma Capitale e l’Ente Nazionale per il Microcredito, si lavora a pieno regime rispondendo alle esigenze dei romani dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, chiamando lo 060606.“Sono orgogliosa di questo risultato e dei tempi record con i quali sono stati erogati i primi finanziamenti. Dietro questi numeri ci sono le storie di tante persone, di tante famiglie che, gr azie a questo sostegno, sono riuscite ad affrontare un momento di difficoltà, o ad aprire nuove attività imprenditoriali. Non abbiamo voluto lasciare indietro nessuno. I numeri ci indicano quanto il microcredito possa essere utile a sostenere il tessuto socio-economico di Roma. È un progetto sul quale abbiamo puntato con forza aprendo un fondo rotativo da 3 milioni di euro. Una vera occasione di ripartenza per la nostra città”, afferma la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Con il progetto di microcredito per Roma Capitale abbiamo voluto valorizzare il capitale umano che costituisce la nostra città. Vogliamo che nessuno resti indietro, sostenendolo con gli strumenti della microfinanza che si ispirano all’economia sociale e di mercato in cui l’individuo ritorna ad essere centrale nel processo economico. Questa è la finanza d’impatto che serve a superare la grave crisi economica in cui versiamo. E che può essere la chiave di volta della ripresa economica, con un impatto sociale davvero significativo e sostenibile. Per questo apprezziamo la sensibilità della sindaca Virginia Raggi nell’aver sposato i principi del microcredito e aver impegnato Roma Capitale in un progetto così ambizioso. Noi non guardiamo esclusivamente ai numeri ma alle persone! I numeri sono importanti ma lo sono di più le persone per cui ogni pratica, ogni colloquio dei cittadini con i tutor di microcredito è un’azione importante di educazione finanziaria. E non possiamo pensare di costruire un modello economico senza pensare al beneficio educativo che questa opportunità può realizzare su larga scala, attraverso la diffusione della cultura microfinanziaria”, ha dichiarato il presidente dell’Ente Nazionale del Microcredito, Mario Baccini.
Roma Capitale e l’Ente Nazionale per il Microcredito hanno dunque realizzato un progetto di promozione del microcredito, a sostegno delle micro-imprese e di chi versa in una condizione di fragilità e temporanea vulnerabilità economica o sociale. Alla base dell’iniziativa, la creazione di un Fondo per il Microcredito, stanziato nel bilancio del Campidoglio, pari (come ricordato dalla Sindaca, vedi sopra la sua dichiarazione) a 3 milioni di euro. Il microcredito, afferma Roma Capitale in una nota, “è uno strumento utile al superamento di un periodo di difficoltà finanziaria e indirizzato soprattutto alle fasce sociali più deboli. Quello per l’impresa è un volano per lo sviluppo di attività e autoimpresa che valorizzino il territorio”. Secondo l’indicatore occupazionale dell’ENM, per ogni microcredito imprenditoriale vengono impiegate in media 2,43 risorse umane. E anche durante il periodo pandemico sono nate imprese, sono state sostenute attività nate da poco o rivitalizzate grazie al fondo di Roma Capitale. “Un aiuto concreto”, chiosa la nota del Campidoglio, “per i residenti della Capitale”.