L’Osservatorio regionale per l’attuazione della legge statale n. 56/2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni), riunitosi nella sede della giunta veneta, ha approvato un documento condiviso per il riordino delle funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia. “Un passaggio di grande rilievo – ha detto il vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin – che rappresenta il frutto del lavoro svolto in sinergia tra le strutture tecniche regionali e quelle provinciali, nel pieno clima di collaborazione tra la Regione e le istituzioni locali, già avviato con la stipula dell’Accordo quadro sottoscritto il 26 settembre scorso contenente i principi guida per la riorganizzazione delle funzioni conferite alle Province e alla Città metropolitana di Venezia”. Tra i contenuti del documento condiviso, vi è la proposta di confermare in capo alle Province e alla Città metropolitana di Venezia le funzioni già conferite in materia di pianificazione territoriale e di protezione civile, in ragione della riconosciuta adeguatezza del livello provinciale per un esercizio efficace di queste funzioni, oltre a quelle già conferite in materia di cultura, formazione professionale, cave e sport. Allo stesso tempo è stata condivisa anche la scelta, compiuta con il Collegato alla legge di stabilità per il 2017, di riallocare in capo alla Regione le funzioni non fondamentali in materia di caccia e pesca, turismo, agriturismo, economia e sviluppo montano, energia, industria, artigianato e commercio, sociale, mercato del lavoro, difesa del suolo, lavori pubblici. Particolare rilievo assume il riconoscimento dell’impegno della Regione ad avviare un approfondimento condiviso per affrontare le problematiche inerenti alla tutela delle specificità territoriali della Città metropolitana di Venezia e della Provincia di Belluno. Per quanto riguarda quest’ultima, in attesa di ulteriore approfondimento, resta la previsione di mantenere in capo alla Provincia stessa le funzioni già attribuite dalla legge regionale n. 25/2014.