La Rigenerazione Urbana Sostenibile prevede importanti strumenti di programmazione in campo urbanistico che, partendo dall’analisi del contesto territoriale, individuano le infrastrutture e i servizi necessari a migliorare la vivibilità dei quartieri, ridurre il disagio abitativo, innalzare la qualità architettonica e la qualificazione ecologica degli edifici, ridurre il consumo delle risorse, riconnettere il tessuto urbano, in modo da favorire processi di inclusione sociale e contrastare fenomeni di degrado e disagio. Per avviare tale processo di riqualificazione la Regine Puglia ha emanato un bando rivolto ai Comuni (anche in forma aggregata) con popolazione residente di almeno 15 mila unità, che avessero adottato il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) e dotati di una Strategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS).
Bando articolato in quattro obiettivi tematici: energia sostenibile e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico; prevenzione e gestione dei rischi, tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, inclusione sociale; lotta alla povertà. Di qui l’adesione dei Comuni che hanno presentato diversi progetti, elaborati anche grazie al coinvolgimento della cittadinanza chiamata a interpretare un ruolo attivo e propositivo rispetto agli interventi immaginati. Ne è scaturita una graduatoria provvisoria approvata con la determinazione del Dirigente del dipartimento regionale (pubblicata il 23 marzo 2018 – la n. 6 del 22.03.2018).
Su ben 89 candidature pervenute, 83 progetti sono stati dichiarati ammissibili, aree urbane (e relative Autorità di gestione) selezionate cui saranno destinate risorse complessive per 108 milioni e 100 mila euro messi a disposizione per questa misura (a valere sull’Asse XII del Programma Operativo Regionale FESR-FSE Puglia 2014 – 2020). Tra le proposte dichiarate ammissibili ci sono anche quelle di alcuni Comuni foggiani come quelle dell’Unione dei Comuni di San Giovanni Rotondo-San Marco in Lamis- Rignano Garganico (al 2° posto, 4,5 milioni di euro), San Severo (al 7° posto, 5, 73 milioni di euro), Unione Pietramontecorvino (con altri 10 comuni, 10° posto, 3 milioni di euro), Cerignola (16° posto, 5 milioni di euro), Foggia (20° posto, 5 milioni di euro). Segiono le proposte dei Comuni Manfredonia-Zapponeta (classificatosi al 27° posto, 4,5 milioni di euro), Cagnano Varano-Ischitella-Carpino (29° posto, 3 milioni di euro), Lucera (31° posto, 3,5 milioni di euro), San Nicandro Garganico (al 33° posto, 2 milioni di euro), Unione di Comuni Panni (45° posto, 3 milioni di euro), Unione di Comuni Troia (53° posto, 3 milioni di euro), Torremaggiore (54° posto, 2 milioni), Peschici (con Vico del Gargano, Rodi Garganico e Isole Tremiti, 58° posto, 3 milioni), Vieste-Monte Sant’Angelo-Mattinata (59° posto, 4,5 milioni).
In realtà, in base all’attuale dotazione finanziaria (salvo ulteriori risorse che si dovessero liberare all’esito della seconda fase di valutazione o altri stanziamenti), per ora potranno essere finanziate solo le prime 26 candidature collocate in graduatoria. Di buon auspicio, però, sono le parole dell’assessore regionale all’urbanistica, Alfonso Pisicchio, che ha commentato così la possibilità di trovare altri fondi per finanziarie le richieste dei Comuni rimaste inevase: “Sul bando della Rigenerazione Urbana non resteremo indifferenti alle tante richieste che stanno giungendo in queste ore e da più parti: ampliare il fondo iniziale di 108 milioni di euro al fine di scorrere la graduatoria finale. Non a caso – ha aggiunto Pisicchio assieme al collega al Bilancio, l’assessore Raffaele Piemontese – stiamo già ragionando sulla possibilità di reperire altre risorse. Stessa considerazione l’abbiamo affrontata anche con il presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati. E sono convinto che su un simile tema ci sarà la massima collaborazione”.
“L’interesse suscitato dalla pubblicazione della prima e provvisoria graduatoria, composta da 83 progetti dichiarati ammissibili, dimostra infatti che la rigenerazione urbana è uno dei principali pilastri sui quali i Comuni, dai più grandi ai più piccoli, hanno davvero voglia di rilanciare e riqualificare i territori. Sono molto soddisfatto – ha concluso l’assessore regionale – perché questi bandi ci convincono sempre più della necessità di investire sulla qualità della vita, sulla ricucitura dei tessuti urbani e sull’ambiente. Insomma, è la giusta strada verso il cambiamento”.