Trasformare Piazzale Loreto, il più caotico snodo di traffico della città in una agorà verde simbolo della Milano olimpica del 2026 è questa la rivoluzione di LOC, Loreto Open Community, il progetto vincitore della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile.
Il masterplan è stato presentato da un team multidisciplinare con capofila Ceetrus Nhood, il progetto ambisce a trasformare il Piazzale in uno spazio inclusivo e sostenibile connesso con i quartieri che si affacciano sui suoi lati, partendo da una revisione della viabilità che garantirà comunque una capacità analoga a quella del nodo esistente. Il masterplan restituirà alla città 24.000 m2 di spazio pubblico pedonale, di cui oltre 12.000 nella piazza a fronte dei 2.484 m2 utilizzabili oggi, e il restante distribuito tra via Padova e via Porpora.
“A Milano, spiega il Sindaco Giuseppe Sala, stiamo vivendo una trasformazione urbanistica epocale. Molti progetti stanno prendendo forma dando alla città una nuova fisionomia nata dalla visione innovativa e green dei migliori studi internazionali di architettura e Piazzale Loreto, senza perdere l’identità di snodo viario, diventerà un luogo di socialità e incontro dove su più livelli i cittadini troveranno una grande area pedonale con alberature, sedute e fontane. Stiamo cambiando il volto di Milano, rigenerando aree dismesse dove il passato deve lasciar posto al futuro intervenendo su ciò che esiste, creando bellezza, funzionalità e verde. Questo è il nostro modo di reinventare la città”.
“Loreto è una delle piazze più importanti e rappresenta la più grande scommessa di trasformazione di una piazza dai tempi della pedonalizzazione di piazza Duomo, dichiara l’Assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran; negli ultimi anni tante piazze sono cambiate, ne sono nate due nuove pedonali come Gae Aulenti e Tre torri. Il progetto per Loreto ha la stessa potenza, con la differenza che rigenera un luogo esistente con l’obiettivo di rendere via Padova, viale Monza e via Costa delle nuove vie del centro di Milano, garantendo una crescita commerciale e pedonale a Corso Buenos Aires”. Il masterplan prevede la realizzazione di una grande agorà verde dove i gradoni, i percorsi ciclopedonali, gli elementi d’acqua e le nuove costruzioni delineano un nuovo punto di riferimento per il paesaggio urbano milanese.
L’area si riconfigurerà come organismo aperto destinato alla vita di comunità con un piano ribassato e ipogeo che sarà la vera piazza anfiteatro, flessibile e adattabile ai diversi usi temporanei pubblici come concerti, manifestazioni, mercati, attività sportive e occasioni di aggregazione. Si prevede uno sviluppo dello spazio pubblico su tre livelli per un totale del 69% della superficie, oltre alla piazza a raso già citata, che si svilupperanno sulle aree a cielo aperto ottenute con l’apertura del mezzanino della metropolitana e sulle terrazze verdi dei tetti di tre nuovi edifici destinati ad attività commerciali, svago e uffici, oltre ai giochi d’acqua saranno presenti anche colonnine di ricarica elettrica, rastrelliere e stazioni di bike sharing. Il traffico verrà posto ai margini della piazza per favorire gli spostamenti ciclabili e pedonali all’interno dell’area e la penetrazione tra i diversi assi stradali e il livello stradale sarà collegato all’area interna del piazzale attraverso sistemi di risalita verticale come scale, rampe e ascensori.
Circa 300 alberi verranno piantati nel cuore della piazza e lungo via Padova e viale Monza, altri 200 saranno messi a dimora in città nell’ambito di ForestaMi; i tetti degli edifici si configureranno come giardini rialzati aperti al pubblico e gestiti in sinergia con le attività commerciali sottostanti, questo porterà la riduzione delle isole di calore in particolare nei picchi estivi e la creazione di un micro-clima con una temperatura di 6-7° inferiore alla percepita, contribuendo alla riduzione complessiva di CO2 nell’area del 35%. Le architetture che si pongono ai lati della piazza sono realizzate con strutture ibride in legno e materiali eco-compatibili, caratterizzati da terrazze verdi e pannelli fotovoltaici di nuova generazione, puntando alla realizzazione di un progetto carbon neutral, grazie alla particolare conformazione ribassata degli edifici, alle caratteristiche energetiche degli involucri edilizi e alle elevate prestazioni degli impianti utilizzati.
L’edificio di via Porpora, sede del Comune di Milano, sarà oggetto di riqualificazione e ampliamento per il corpo a torre, l’immobile presenterà un giardino pensile sulla copertura e ospiterà un asilo di quartiere e spazi per uffici e coworking.
Nei fatti, quindi, a Piazzale Loreto la stazione della metropolitana, il piano mezzanino e gli spazi pedonali creeranno una nuova grande piazza multilivello che non solo rappresenta un nuovo punto attrattore verso chi dal centro percorre corso Buenos Aires, ma consente una crescita di utenza e vitalità anche per gli assi commerciali di viale Monza, via Padova e via Costa. In particolare via Padova, che verrà pedonalizzata nella sua parte iniziale sul modello di via Paolo Sarpi e andrà a completare la sua progettualità, avviata con la zona 30 che ne trasforma già le parti successive.
In via Doria verrà realizzato il progetto vincitore della prima edizione di Reinventing Cities, Coinventing Doria, un ostello aperto alla ricettività nazionale e internazionale dotato di ampi spazi d’interesse ad uso pubblico e un piccolo polmone urbano con 90 alberi, in continuità con la riconfigurazione di Piazzale Loreto e Corso Buenos Aires. Anche lungo l’arteria commerciale arriverà il verde: la prima sperimentazione si vedrà in corrispondenza delle Corti di Baires, complesso commerciale e residenziale in corso di ristrutturazione tra via Scarlatti e via Pergolesi, dove troveranno posto circa 30 alberi in vaso che avranno anche funzione di sedute. San Babila cambierà volto con la sistemazione superficiale della piazza a conclusione della realizzazione della fermata M4, l’ampliamento dell’area pedonale consentirà di collegare i due lati della piazza connettendola a Toscanini e creando un’area continua che parte dal Duomo. Infine a piazzale Loreto è in fase di completamento la ristrutturazione del Palazzo di Fuoco, progettato alla fine degli anni ’50 dagli architetti Minoletti e Chiodi pronto a rianimarsi con negozi e uffici.