La pagella ha una doppia faccia: svela chi prende brutti voti, ma premia anche i più bravi. Così farà quella sulle province più ‘sinistrose’, una lista nera che l’Ivass dovrà tenere e che servirà come base per ricompensare con sconti “aggiuntivi e significativi” gli automobilisti virtuosi che in quelle città (soprattutto del Mezzogiorno) ci abitano e che per questo motivo – pur non avendo causato incidenti negli ultimi 4 anni – pagano premi assicurativi più alti. La misura è fra quelle introdotte nel ddl concorrenza dal primo pacchetto di emendamenti presentato dai relatori, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap), in commissione Industria del Senato. Fra le altre novità che hanno investito il settore rc auto c’è anche il fatto che la percentuale minima degli sconti obbligatori – per chi ad esempio ha installato la scatola nera – non sarà più decisa dall’Ivass (come era previsto nel testo di legge originale), ma dalle stesse compagnie. All’Autorità resta però la definizione della cornice, ossia la decisione dei criteri e delle modalità nell’ambito dei processi di costruzione della tariffa e di ricalcolo del premio.
Altra novità è il raddoppio del valore delle multe per quelle assicurazioni che non si adegueranno a queste condizioni.
Chi non praticherà gli sconti – che non a caso la norma definisce “obbligatori” – rischierà una sanzione pecuniaria dai 10.000 agli 80.000 euro (in precedenza le cifre previste erano esattamente la metà). Sarà sempre l’Ivass ad occuparsi degli accertamenti, tenendo sotto controllo le compagnie assicurative con periodiche verifiche a campione, anche in via ispettiva.
Intanto, proprio sugli sconti rc auto al Sud è partito uno scontro interno al Pd. Due senatori democratici di Napoli, Vincenzo Cuomo e Pasquale Sollo, accusano infatti il proprio partito di aver fatto in Senato una scelta che “discrimina gli abitanti del Mezzogiorno” e rischia di annullare “il buon lavoro che era stato fatto alla Camera”, augurandosi che si sia ancora in tempo per ripristinare quelle norme “che tutti, nel Pd, ai vari livelli, avevamo condiviso”.
Ma le novità in arrivo nel ddl riguardano anche altri settori. Sul fronte energetico ad esempio non sarà più prevista la proroga di sei mesi per il passaggio al mercato libero dell’energia e gas che resta previsto per il primo gennaio del 2018. Qualche paletto viene poi introdotto, con un emendamento approvato, per le banche in caso di rilascio di mutui, dando così maggiore libertà di scelta per i clienti per le cosiddette polizze accessorie.