Lo sport e in particolare il gioco del calcio come volano di inclusione sociale per i giovani stranieri ospiti del Sistema di accoglienza nazionale. L’iniziativa prende il via con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra l’Associazione nazionale dei comuni italiani, il Ministero dell’Interno e la Figc. Un documento strategico teso a realizzare percorsi di formazione per i ragazzi accolti nel sistema nazionale con momenti di socializzazione e confronto con i coetanei italiani. Lo sport, infatti, se ben inteso, racchiude in sé un valore di promozione a comportamenti di rispetto, considerando le differenze un valore e il rispetto delle regole uno stile di vita.
L’Anci, attraverso il Servizio centrale, struttura di coordinamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, svolgerà una funzione di raccordo per l’attuazione delle pratiche sportive nei rispettivi territori comunali. In questo quadro le prefetture delle città interessate provvederanno ad individuare le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e dei neo maggiorenni, mentre la Federazione italiana giuoco calcio realizzerà interventi specifici per assicurare la formazione tecnica, l’educazione alimentare e la tutela sanitaria necessarie alla realizzazione delle attività sportive dei giovani coinvolti nel progetto, mettendo loro a disposizione anche il materiale tecnico necessario per l’espletamento di questa disciplina sportiva.
Il protocollo d’intesa è stato siglato alla presenza del ministro Marco Minniti; del capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Gerarda Pantalone; dal segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra; dal direttore generale della Federazione italiana gioco calcio, Michele Uva.