“Dobbiamo inserire dentro la decisione politica l’approccio scientifico e prendere le decisioni non in base a una presunta convenienza economica ma in base a studi rigorosi e approfonditi come questo che stiamo presentando oggi. Uno studio che ci restituisce, con un po’ di preoccupazione, alcuni dati da esaminare con cautela, soprattutto per quanto riguarda la percentuale dei tumori connessi all’inquinamento ambientale (polmone e vescica) che, in determinate aree, è sopra la media nazionale, e anche regionale. Apparentemente non ci sono cause di inquinamento ambientale in quelle zone anche se non è da escludere, anzi c’è il fondato sospetto, che siano stati proprio i residui dei fumi dei due impianti a carbone più grandi d’Europa che sorgono in Puglia (Ilva e centrale Enel di Cerano) a raggiungere quelle particolari aree”.
Lo ha spiegato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha partecipato alla presentazione del report “Ambiente e salute in provincia di Lecce” promosso dalla Repol, la rete di prevenzione oncologica leccese, nata all’indomani della estensione alle province di Brindisi e Lecce delle attività del Centro salute e Ambiente di Taranto e già trasformata in Centro salute e Ambiente di Lecce. Il Report Ambiente e Salute consta di quasi 450 pagine con sette parti specifiche di approfondimento (Acque, Suolo, Aria, Dati epidemiologici, Agenti fisici, Stili di vita ed Alimentazione, Sistemi naturali). Emiliano ha ribadito ancora una volta l’impegno della sua amministrazione a procedere alla totale decarbonizzazione della Puglia: “da oggi quella che era una proposta diventa un impegno di natura politica della Regione Puglia, esigerò che con questi dati venga data una risposta. E’ un mio diritto dovere giuridico”.