Con la legge 9 agosto 2019 n. 42, pubblicata dal BUR n. 91 del 9 agosto 2019, la Puglia ha istituito il “Reddito energetico regionale”. Istituto da realizzare mediante interventi per l’acquisto e la messa a disposizione, da parte della Regione stessa, d’impianti fotovoltaici da installare sui tetti delle abitazioni dando la possibilità ai beneficiari di utilizzarli in comodato d’uso. Sperimentata per la prima volta con successo dal Comune di Porto Torres (prov. Sassari), l’iniziativa associa una misura di contrasto alle povertà allo sviluppo delle energie rinnovabili.
In altre parole, la Regione favorirà la progressiva diffusione d’impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare presso e a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali, rendendoli disponibili agli utenti in condizioni di disagio socioeconomico con la formula del “prestito gratuito” Grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta, le famiglie potranno abbattere i costi della bolletta elettrica. Alla legge seguirà un regolamento di attuazione recante le modalità di regolamentazione e di accesso al Reddito energetico. In particolare, i criteri di selezione dei beneficiari dovranno privilegiare, per quanto riguarda le utenze domestiche, i nuclei familiari in stato d’indigenza, quelli più numerosi e le giovani coppie. Invece, per le utenze condominiali saranno previsti specifici punteggi sulla base, ad esempio, del numero di unità abitative a uso residenziale presenti nel condominio. L’energia prodotta potrà essere autoconsumata dai cittadini per le proprie necessità, mentre quella non utilizzata verrà immessa in rete mediante il contratto di scambio sul posto, stipulato tra i singoli cittadini e il GSE (Gestore dei servizi energetici). Alla Regione verrà attribuito il diritto di percepire dal GSE il contributo in conto scambio, che andrà a rimpinguare il fondo per il finanziamento di nuovi impianti fotovoltaici.
In merito all’acquisto e all’installazione degli impianti fotovoltaici, oltre che per i servizi di manutenzione straordinaria, telecontrollo e raccolta dei dati di produzione e consumo, si procederà tramite bandi pubblici e con oneri a carico della Regione. Nessun onere, invece, potrà derivare a carico degli utenti beneficiari del Reddito energetico, a eccezione degli interventi di manutenzione ordinaria, dell’eventuale facoltà di riscatto e degli obblighi risarcitori correlati ai casi di decadenza dal beneficio. Per l’esercizio finanziario 2019 è prevista una dotazione di 5.600.000,00.