Da luogo di degrado ad esempio di recupero ambientale, il sito dove venne realizzato dallo scultore Mario Rosati il monumento a ricordo del tragico evento che spezzò la vita di Pasolini, si trova in mezzo ad un territorio ampio e ricco di contraddizioni. Proprio quell’opera che negli anni divenne il simbolo di un’area, lasciata nel più completo abbandono, tra baracche, discariche abusive ed animali al pascolo, è oggi al centro di una incredibile Oasi naturale protetta.
Migliorare i controlli, favorire la valorizzazione ed investire sulla cultura della legalità. L’accordo triennale firmato dal Ministero dell’Ambiente, l’Arma dei Carabinieri ed i comuni di Roma e Fiumicino, fissa degli obiettivi importanti. Un protocollo d’intesa per potenziare la sorveglianza all’interno della Riserva Naturale del Litorale Romano, che interessa un totale di 16.327 ettari (circa la metà ricadenti all’interno del territorio del Comune di Fiumicino) che vanno da Palidoro a Castel Fusano. È stato siglato, presso il ministero dell’Ambiente, dal ministro Gian Luca Galletti, il sindaco di Roma Virginia Raggi, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e il sindaco del Comune di Fiumicino Esterino Montino.
Un’intesa “per lavorare insieme a un’attività prevalentemente di prevenzione e tutela del territorio – dichiara il sindaco di Roma Virginia Raggi a margine della sigla del protocollo – Tutto questo è nato a seguito anche della bruttissima estate che abbiamo avuto l’anno scorso e che ha visto bruciare gran parte della riserva del litorale romano, quindi quest’anno abbiamo deciso di stipulare un protocollo che mettesse insieme tutte le forze. Ci sono anche delle attività di educazione ambientale da iniziare a proporre alle scuole, ai ragazzi e alla cittadinanza perché riteniamo che la prima arma per combattere gli incendi, e non solo, sia quella della prevenzione. Le squadre lavoreranno moltissime ore al giorno per tutelare un territorio vasto che è anche il polmone di Roma e di Fiumicino. Un bel passo in avanti”.
“Sono orgoglioso di questa firma. Sposiamo la prevenzione con il controllo e l’educazione: i tre temi su cui abbiamo lavorato in questi quattro anni su tutti i parchi italiani – sottolinea il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – In questo caso, abbiamo la collaborazione dei carabinieri, del Comune di Roma e del Comune di Fiumicino come presidio forte in una zona importante. È una sperimentazione che facciamo e che vogliamo esportare anche in altri parchi. Lo stiamo già facendo al Vesuvio e nel Cilento con risultati apprezzabili. Intesa che prevede, nel concreto, “un presidio fisso dei carabinieri in loco ai fini della prevenzione e progetti di educazione ambientale perché quel parco è una grande vetrina della biodiversità italiana”. Inoltre, conclude il ministro, “ci sarà anche la bonifica dell’area”.
“Questo è uno dei vari protocolli che stiamo avviando anche con il comune di Roma per una presenza sempre più capillare, qualificata e operativamente più rilevante a tutela dell’ambiente – aggiunge il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri – Cosa cambierà? Una maggiore presenza sul territorio interessato dal protocollo, un’educazione ambientale più diffusa, un miglioramento del controllo delle aree”.
Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino parla di “un territorio esposto. Lo scorso anno siamo intervenuti centinaia e centinaia di volte, soprattutto attorno all’aeroporto, ma anche nella zona della riserva naturale. Avere un lavoro di controllo dei Carabinieri Forestali con la loro professionalità è decisivo per la prevenzione e per garantire che la riserva si mantenga e si sviluppi”.
Insomma, obiettivo del protocollo siglato è quello di potenziare la sorveglianza e il supporto all’interno della Riserva naturale statale del litorale romano. L’accordo, di durata triennale, punta a sviluppare una corretta programmazione, pianificazione e prevenzione nella lotta agli incendi boschivi, incentivare le attività di sorveglianza su tutta la Riserva, promuovere attività di educazione ambientale e le buone pratiche gestionali, definire programmi integrati per il recupero ambientale delle aree boschive danneggiate dal fuoco.
Il protocollo nasce dall’esigenza di dare impulso a una sempre più completa attuazione del decreto legislativo del 2016 sulla “razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato”, che attribuisce all’Arma dei Carabinieri compiti di tutela ambientale e forestale tra cui la “sorveglianza sui territori delle aree naturali statali riconosciute di importanza nazionale e internazionale”.