Dichiarazione dello stato di mobilitazione, possibilità di stanziare fondi prima della stima puntuale dei danni e allungamento dello stato di emergenza. Sono le principali novità della riforma della Protezione Civile, che diventerà operativa il prossimo 6 febbraio. È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 1/2018, attuativo della Legge Delega 30/2017 per il riordino del sistema nazionale legato alla gestione delle emergenze e alla prevenzione dei rischi. La linea politica viene differenziata da quella amministrativa e operativa ai differenti livello di governo territoriale.
In questo nuovo contesto, dunque, la Giunta Esecutiva UNI ha approvato l’avvio dei lavori di un nuovo progetto di prassi di riferimento: una linea guida operativa di un sistema di protezione civile locale, da realizzare in collaborazione con la città di Lissone. Norme organizzative che diano omogeneità all’attività nazionale della Protezione Civile, favorendo la compatibilità fra organizzazioni confinanti e la piena operatività in caso di emergenza.
A partire dal 19 febbraio, i funzionari dell’UNI, il comandante della Polizia locale di Lissone, Ferdinando Longobardo, ed un gruppo di esperti coordinati dall’ing. Mario Moiraghi, si incontreranno a Milano per elaborare norme organizzative di dettaglio, non previste dalla normativa in vigore, ma che verranno elaborate per diventare prassi di riferimento, avendo la possibilità di diventare norme di natura sovranazionale.
Lissone è un Comune di oltre 40.000 abitanti in provincia di Monza e Brianza, che ha espresso l’auspicio di condividere e trasmettere la propria esperienza di Pubblica amministrazione in relazione alle pratiche operative in ambito di protezione civile, a vantaggio di altre Amministrazioni pubbliche e comunità locali.
La prassi di riferimento che si intende elaborare è finalizzata alla definizione di una linea guida operativa relativa all’attivazione di un sistema di Protezione Civile per l’organizzazione locale, individuando le caratteristiche che tale sistema dovrebbe avere per potersi facilmente integrare e per operare nel contesto socio-territoriale. Il documento ha quindi lo scopo di delineare una cornice metodologica uniforme sui sistemi di protezione civile delle organizzazioni deputate a tale funzione, di fornire una guida alle singole organizzazioni e, infine, a favorire l’omogeneità e quindi la compatibilità, fra organizzazioni confinanti o comunque deputate ad attività coordinate nell’ambito della protezione civile.