Sono stati moltissimi i cittadini che hanno cambiato la propria cultura ambientale e le abitudini quotidiane, ponendo grande attenzione alla riduzione degli sprechi energetici, rendendo così più efficienti le rispettive abitazioni. A dirlo è il V rapporto sull’efficienza energetica, presentato dall’Enea il 24 giugno al Ministero dello Sviluppo economico, che parla di investimenti da parte dei cittadini pari a 28 miliardi di euro (+ 12% in un anno).
Innumerevoli gli interventi (almeno2,5 milioni) di riqualificazione energetica effettuati tra il 2007 ed il 2015 con investimenti di 28 miliardi di euro. Sfogliando il documento vediamo come nel periodo 2005-2015, grazie alle diverse misure adottate siano stati risparmiati quasi 10 Mtep l’anno, evitando 26 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica e 3 miliardi di euro di spese per importare fonti fossili. Dall’analisi sull’efficienza energetica emerge, inoltre, come il nostro Paese abbia raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Programma nazionale di efficienza energetica 2014. Ma quali sono stati gli strumenti più efficaci sul piano della promozione e dell’incentivazione? Tra le iniziative con maggiore successo vi sono i certificati bianchi, le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche, gli ecobonus.
“La situazione è buona – ha detto il presidente dell’Enea, Federico Testa – sicuramente migliore di tanti Paesi con cui ci confrontiamo, però c’è ancora molto da fare. Ora bisogna ragionare sul futuro e capire cosa fare per rimuovere tutti quegli ostacoli che non ci hanno permesso di fare di più. L’efficienza energetica ha il vantaggio che, se riusciamo a farla partire, può far avviare una filiera di imprese italiane che producono tutto quello che serve”.