Parte un’operazione di ricucitura, come è stata chiamata citando Renzo Piano, di riqualificazione e di rigenerazione del tessuto urbano. Lo aveva definito un grande disegno, il presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, Antonio Decaro. E proprio due giorni fa la Presidenza del Consiglio e il Comune di Viterbo hanno siglato la convenzione per la riqualificazione dei quartieri di Santa Barbara e Poggino, un’intesa importante che vede stanziati dal governo 17,5 milioni di euro.
“A Viterbo inauguriamo la fase due del progetto del governo per le periferie – ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni – L’impegno è quello di ricucire i nostri tessuti urbani, il rammendo proposto da Renzo Piano, non ha solo un significato importante per l’architettura, ma anche per il contesto sociale. Il rammendo di un territorio urbano – ha aggiunto Gentiloni – è anche un modo per curare le ferite sociali che la crisi ha creato. L’Italia ha uno straordinario bisogno di coesione sociale, il Paese ha ripreso a crescere, ma non ha affatto superato le difficoltà sociali, i traumi della crisi, i problemi del lavoro. Ha bisogno anche di un’iniezione di fiducia e migliorare il tessuto urbano è uno dei modi più importanti per curare anche le ferite immateriali, che derivano dalla mancanza di inclusione”. Tra i diversi ambiti di restyling delle periferie spiccano le azioni sul verde urbano e le scuole, la riqualificazione energetica, come pure quella rivolta all’housing sociale.
Negli ultimi vent’anni è stato vissuto un vuoto nell’azione di programmazione e di policy per le città, in questo quadro il Bando Periferie segna una sorta di spartiacque per gli interventi di riqualificazione urbana, sicurezza e inclusione. Il Bando Periferie rappresenta un’opportunità per definire nuove visioni di città polifunzionale e policentrica secondo un’impostazione che risponde alla logica di rigenerazione urbana, spaziando dal welfare culturale alla condivisione degli spazi pubblici, dalla riqualificazione di linee infrastrutturali alla mobilità sostenibile. Guardando da vicino le nostre città è sempre più frequente l’idea di riuso degli spazi, di rigenerazione di aree industriali dismesse, con la riqualificazione che può significare anche uso temporaneo degli spazi, ripensamento dei modelli di analisi, un’impostazione di programmi generativi di nuove istanze etiche. Il progetto elaborato dal Comune di Viterbo, che riguarda l’area nord-est della città, è stato finanziato esattamente per 17.564.704,71 euro, ottenendo il 91esimo posto nella graduatoria generale dei 120.