I Comuni che hanno attivato procedure sostenibili di appalto hanno la possibilità di ricevere un riconoscimento che darà loro visibilità ed eccellenza nelle pratiche sostenibili. Gli appalti verdi possono essere un motore importante per l’innovazione sul mercato, dando all’industria incentivi reali per sviluppare prodotti e servizi verdi, in particolare nei settori in cui le amministrazioni pubbliche sono tra i maggiori acquirenti sul mercato (ad esempio nei settori dell’edilizia, della sanità o dei trasporti pubblici). Il meccanismo dei GPP può aiutare le amministrazioni pubbliche a risparmiare, soprattutto se si considera il costo di un intero ciclo di vita di un contratto di appalto e non solo il prezzo di acquisto. Comprare prodotti a bassa intensità energetica o che consentono di risparmiare le risorse idriche impiegate riduce in modo significativo il costo delle bollette. Inoltre, limitare le sostanze pericolose nei prodotti può contenere i costi per lo smaltimento. Le amministrazioni pubbliche che scelgono appalti verdi sono attrezzate meglio per affrontare le sfide ambientali emergenti, oltre che gli obiettivi politici in materia di riduzione delle emissioni di CO2 ed efficienza energetica. Gli Enti locali che hanno integrato parametri verdi nelle loro pratiche di approvvigionamento, sono invitati a fare domanda entro il 30 aprile 2016. I vincitori del Premio saranno annunciati nei mesi di luglio e agosto 2016. “Mettendo in evidenza i progetti esemplari nel campo, il Premio GPP incoraggerà i Comuni a utilizzare il loro potere di acquisto per scegliere beni e servizi ecocompatibili”, ha sottolineato la responsabile del progetto presso Climate Alliance e coordinatrice del GPP Award, Susanne Brandt. I vincitori del Premio GPP saranno scelti in tre diversi ambiti secondo la dimensione del Comune. Una giuria selezionerà le migliori pratiche, dando particolare attenzione al risparmio di CO2, al livello di innovazione e alla replicabilità delle esperienze. Il GPP Award è aperto ai Comuni e alle istituzioni pubbliche europee. Il progetto è sostenuto dall’Agenzia energetica di Berlino, con il supporto di Climate Alliance e altri partner europei tra cui Consip ed Enea.