Da quando, nel 2016, il Comune di Potenza e Conai hanno iniziato a lavorare insieme, la media della raccolta differenziata è passata dal 25,71% al 48,12% del 2017, raggiungendo nel 2018 il risultato del 63%. Dati di tutto rispetto che quest’anno si sono attestati al 67%.
“Prosegue il cammino sinergico e virtuoso intrapreso con Conai che ringrazio per il prezioso supporto fornito e che continua a offrirci, con professionalità e grande esperienza – ha detto il Sindaco di Potenza Mario Guarente -. Ma il mio grazie va soprattutto ai cittadini di Potenza che hanno saputo raggiungere risultati di indubbio rilievo, in grado di collocarci tra gli esempi positivi a livello nazionale, nell’ambito della raccolta differenziata dei rifiuti. Certamente è importante proseguire sulla strada intrapresa, onde evitare che il comportamento scorretto di pochi infici il lavoro sin qui realizzato, grazie all’impegno dei lavoratori Acta, del suo Amministratore unico e degli uffici comunali”.
Dallo scorso anno sul territorio comunale vi sono tre diversi sistemi di raccolta, implementati sulla base delle caratteristiche della città: porta a porta (area industriale e parte del centro urbano), di prossimità (area delle contrade), con cassonetti a bocca tarata e conferimento assistito (centro storico e area Bucaletto). Con l’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata, l’Amministrazione ha anche approvato il nuovo regolamento della Tari, passando di fatto alla Taric.
“Casi come quello di Potenza sono la prova che anche le regioni del Sud possono riscoprirsi virtuose nel recupero dei rifiuti di imballaggio – ha sottolineato il responsabile progetti territoriali speciali del Conai Fabio Costarella -. L’Italia, purtroppo, è ancora un Paese che in questo viaggia a due velocità. Eppure, dove c’è una chiara volontà politica, si possono ottenere in poco tempo grandi risultati. Da vent’anni, del resto, Conai lavora sulle aree in ritardo supportando i Comuni sia sul piano tecnico ed economico sia su quello della corretta comunicazione ai cittadini. Un impegno politico e ambientale che vuole migliorare le già ottime performance del sistema consortile: non dimentichiamo che, con una percentuale di imballaggi recuperati superiore all’80%, l’Italia è oggi un modello di economia circolare in Europa”.