Firmati la scorsa settimana a Potenza i patti per la sicurezza per 52 Comuni della provincia.
I patti, previsti dalla recente normativa sulla sicurezza urbana, sono strumenti per promuovere la legalità sul territorio attraverso la realizzazione di progetti che spaziano dalla prevenzione della criminalità cosiddetta ‘diffusa’ alla lotta al degrado nei quartieri e alle occupazioni abusive di spazi pubblici, fino alla inclusione e alla protezione sociale.
Tra gli interventi per il potenziamento della sicurezza urbana c’è l’installazione di sistemi di videosorveglianza, per i quali la normativa prevede dei finanziamenti dedicati (37 milioni in totale per il triennio 2017/2019) a favore dei Comuni che aderiscono ai patti. Lo ricorda la stessa prefettura di Potenza spiegando brevemente l’iter per la richiesta, nell’ambito del quale gli uffici territoriali del governo (Utg) svolgono un ruolo centrale.
I progetti di videosorveglianza messi a punto dai Comuni, infatti, superato l’esame tecnico da parte della Polizia di Stato (settore Telecomunicazioni), devono essere esaminati e approvati dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica. Solo dopo l’approvazione del comitato il comune che ha presentato il progetto può formalizzare la richiesta.
L’Utg di Potenza invierà le richieste di finanziamento così prodotte al ministero entro il 31 agosto per la successiva formulazione della graduatoria.
Intanto, già nelle settimane prossime il prefetto Giovanna Cagliostro firmerà con i sindaci di altri 22 comuni altrettanti patti, finalizzati “nel percorso già tracciato con altre analoghe iniziative, a rendere i territori comunali più sicuri”.