Mondo portuale in trasformazione. Proposte di cambiamento istituzionale e organizzativo sono al centro della discussione in corso a livello nazionale. “Gli scali hanno già autonomia, non sia anarchia”. Lo ha dichiarato, a proposito, Graziano Delrio, ieri a Genova rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta di maggiore autonomia per lo scalo avanzata dal governatore Toti. Il Ministro ha poi aggiunto “Non vedo il vantaggio di una trasformazione in società per azioni. Sono un autonomista convinto, ma autonomia non vuol dire anarchia, non vuol dire che ognuno vada per conto proprio. C’è già una parziale autonomia finanziaria – ha proseguito Delrio – Dopo 23 anni questo sistema è stato riformato, pensare di fare dopo 10 mesi una nuova riforma mi risulta complicato, anche perché siamo in scadenza di mandato di Governo e sono abituato a parlare di cose concrete”. Delrio ha partecipato all’iniziativa ‘Connettere l’Italia. Genova: futuro in corso’, organizzata dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, dall’Università di Genova, da Conftrasporto e Primocanale, presente anche l’armatore di Msc, Gianluigi Aponte.
L’ipotesi di trasformare le Autorità di sistema portuale in SpA, come piacerebbe ad esempio al presidente dell’Autorità di sistema portuale Genova Savona, per Delrio non è utile: “I porti italiani sono già dentro una rivoluzione molto importante e seria, hanno ricevuto e riceveranno molti fondi infrastrutturali. Credo che il problema fondamentale non sia la trasformazione in società per azioni. Non riesco a capire quale possa essere il vantaggio competitivo di avere l’etichetta SpA. Per questo – ha concluso Delrio, sono pronto a discutere, penso però che sia meglio consolidare i risultati che abbiamo conseguito in quest’anno di riforma più che cambiare ogni volta il quadro generale di riferimento”.