C’è almeno una startup innovativa in 1.420 Comuni italiani, e in tutte le province del Paese. Soltanto nel Comune di Milano ve ne sono 1.370. Moltissime anche nelle province di Ascoli Piceno e Trieste. A fine 2017 le startup innovative sono risultate 8.391, coinvolgendo nell’impegno più di 45mila persone, e fatturando 760 milioni di euro. Il Mise ha appena pubblicato la XIV edizione del report trimestrale sui trend demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane. Vediamo così che al 31 dicembre 2017 le startup innovative registrate erano 8.391, 460 in più rispetto a tre mesi fa, e quasi 1.000 in più rispetto allo scorso 30 giugno.
Quasi una startup italiana su quattro è localizzata in Lombardia, che si avvia a superare la soglia delle 2.000 imprese iscritte; di queste, 1.370 hanno sede a Milano e nelle aree limitrofe. Altre regioni con una presenza considerevole di startup innovative sono il Trentino-Alto Adige (l’1,17% del totale delle società di capitali) e le Marche (0,91%). Dal punto di vista occupazionale, al 30 settembre 2017, le startup innovative hanno coinvolto complessivamente 42.247 persone tra soci e addetti.
Dal momento in cui tra settembre e dicembre si è verificato un incremento record del numero di soci (oltre 3.000 in più), è possibile affermare senza alcuna approssimazione che quando saranno disponibili i dati sul numero di dipendenti per il quarto trimestre 2017 (trasmessi con tre mesi di ritardo rispetto all’effettiva rilevazione), il personale complessivamente impiegato dalle startup avrà ampiamente superato quota 45.000. Tanto per rendere l’idea, facendo un confronto con i 12 mesi precedenti, il dato (un anno fa) era inferiore di circa 10.000 unità.
Dal punto di vista dei parametri di bilancio (che si riferiscono all’anno fiscale 2016) va detto che questi attualmente sono disponibili solo per sei startup su dieci: una quota significativa delle realtà ad oggi iscritte ha infatti completato il proprio primo esercizio solo a fine 2017. Pur presentando un valore medio contenuto della produzione (155.000 euro), del tutto fisiologico nelle aziende di recente costituzione, le startup innovative iscritte hanno espresso nel 2016 un fatturato complessivo considerevole: 761.450.401 euro, oltre 35 milioni in più rispetto a tre mesi fa.
Un altro dato che emerge dall’analisi dei bilanci delle startup è, infine, la spiccata tendenza ad investire, dove il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale risulta pari al 27,24%, esattamente 8 volte più elevato rispetto alla media delle società di capitali cosiddetti tradizionali. Il report trimestrale è stato realizzato dalla direzione generale per la politica industriale del Ministero dello Sviluppo economico e da InfoCamere, in collaborazione con UnionCamere.