Sarà forse ascoltato l’appello di Antonio Decaro, presidente dell’Anci, di aumentare le indennità dei Sindaci dei piccoli Comuni. Richiesta che, con tutta probabilità, rilancerà nell’ambito della XXXVI Assemblea nazionale dell’Associazione in apertura oggi ad Arezzo. Il Governo starebbe già studiando una norma, da introdurre entro fine anno con la Manovra, per elevare ad almeno 1.500 euro netti al mese lo stipendio dei primi cittadini degli enti locali minori, quelli con meno di 3mila abitanti. Amministrazioni nelle quali, attualmente, non si percepiscono neanche mille euro netti al mese.
«Le responsabilità di un Sindaco di un piccolo Comune non sono da meno di quelle di un Sindaco di una grande città e le indennità sono ferme al 2000», ammette il sottosegretario al ministero dell’Interno, Achille variati, che sta lavorando al provvedimento. Si fa il Sindaco per amore non per soldi, ma l’idea è quella di dare un’indennità minima dignitosa – aggiunge il sottosegretario – Facendo i conti con le magre risorse a disposizione». Il provvedimento, secondo i calcoli di Variati, costerebbe 4 milioni, una cifra che dunque non dovrebbe essere difficile da trovare.
Intanto, c’è un’altra emergenza da affrontare per le amministrazioni con pochi abitanti, quella dei Segretari comunali, il funzionario che guida la macchina degli enti locali. Nei centri più piccoli una sede su due è scoperta e in alcune regioni si arriva anche a due su tre. L’esecutivo pensa a un pacchetto di misure, da varare sempre entro fine anno, in grado di fronteggiare il problema. «Al ministero dell’Interno la sentiamo come una vera emergenza», spiega sempre Variati. Il pacchetto dovrebbe riguardare un taglio significativo dei tempi del tirocinio del corso/concorso per i segretari, la possibilità di usare a scorrimento gli idonei della graduatoria della selezione (le prove scritte si sono svolte nei giorni scorsi) che dovrebbe permettere di raddoppiare il numero di Segretari da reclutare oltre i 291 posti banditi. Si pensa poi a una norma tampone per consentire agli enti d’incaricare al posto di un segretario in modo provvisorio, al massimo per un anno, un funzionario laureato già presente all’interno dell’amministrazione. E infine si cercherà di agevolare l’esercizio delle funzioni associate per consentire a più enti di avvalersi di uno stesso Segretario.