I Comuni con più di 30 mila abitanti e, facoltativamente, quelli con popolazione inferiore dovranno dotarsi, per i nuovi impianti di illuminazione, di piani per ridurre l’inquinamento luminoso ottico e migliorarne l’efficienza. È quanto contenuto nelle nuove norme approvate a larga maggioranza dal Consiglio regionale del Piemonte. Il testo modifica la vecchia legge del 2000 e vuole prevenire danni di diversa natura: ambientali, culturali ed economici. “Tra le finalità della legge c’è una particolare attenzione agli equilibri ecologici di fauna e flora e alla tutela del paesaggio notturno”, ha spiegato il vicepresidente del Consiglio, Nino Boeti, primo firmatario del testo. In particolare, l’articolo 10 vieta i fasci di luce fissi e roteanti e altri tipi di luci che puntano verso l’alto. Sono inoltre previste delle multe per il mancato rispetto dei divieti, con inasprimento delle cifre in caso siano interessate aree ad elevata sensibilità.