La scorsa settimana il Consiglio dei ministri, su proposta del titolare dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ha approvato l’adozione, con decreto del premier Giuseppe Conte, a norma dell’articolo 57, comma 1, lettera a), n. 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), del 2° aggiornamento annuale 2016 per i Comuni di Altamura (BA), Albano di Lucania (PZ), Cersosimo (PZ), Grassano (MT), Gravina in Puglia (BA), Lauria (PZ), Marsico Nuovo (PZ), Oriolo (CS), Potenza, Montalbano Jonico (MT), Matera e Poggiorsini (BA) e del 1° aggiornamento annuale 2017 per i comuni di Albano di Lucania (PZ), Maratea (PZ), Potenza, Tito (PZ) e Craco (MT) del Piano di bacino stralcio per la difesa dal rischio idrogeologico nel territorio dell’ex Autorità Interregionale di bacino della Basilicata.
I Piano di Bacino sono lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo e alla corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche e ambientali del territorio interessato.