“Tra il dire è il fare c’è di mezzo il mare”. Proverbio vecchio, ma sempre attuale e applicabile a diverse situazioni. Alle periferie si attaglia perfettamente il detto popolare. Il Governo ha annunciato recentemente di aver stanziato 500 milioni per bonificarle e riqualificarle. Un impegno chiaro e preciso, ma la realtà è un po’ più ambigua. Nei bilanci del ministero dell’Economia, infatti, sono parcheggiati da mesi 694 milioni di euro. Per i primi 194, stanziati a ottobre 2015, sono in attesa 800 domande di altrettanti Comuni. La procedura per l’assegnazione appare farraginosa e sconta già ritardi. Dal primo giugno sono scattati novanta giorni per la presentazione dei progetti: il termine è fissato per il 27 agosto. Da quella data un nucleo di valutazione di sei persone istituito a Palazzo Chigi deciderà quali progetti approvare e quali bocciare entro il 27 novembre. Entro dicembre, poi, si dovrebbe procedere alla stipula delle convenzioni. Fonti autorevoli riferiscono che il premier Renzi sia abbastanza indispettito pe ri ritardi accumulati. In effetti, l’annuncio dei 500 milioni lo diede il 24 novembre 2015: «Per ogni euro in più speso in sicurezza – disse – investiremo un euro in cultura e periferie con progetti da presentare entro il 31 dicembre e da spendere entro l’anno solare 2016». Purtroppo, se tutto andrà bene, a fine 2016 ci saranno al massimo annunciati i vincitori dei bandi. Occorre, quindi, premere l’acceleratore, onde evitare che anche questo si traduca in un boomerang per l’esecutivo. Intanto, entra in scena anche l’Anci organizzando un seminario nel quale verranno spiegati i dettagli del bando. Ciascuna delle grandi città potrà presentare progetti per un totale di 40 milioni di euro, le altre al massimo per 18. Ciascun piano dovrà essere accompagnato da uno studio di fattibilità e dall’indicazione di eventuali finanziamenti privati. Alla firma della convenzione verrà assegnato il 10% dell’importo totale, il trenta arriverà nella fase intermedia, il resto a progetto realizzato. I Comuni dovranno essere molto più rapidi del Governo: dall’accettazione dello studio di fattibilità, il progetto esecutivo dovrà essere presentato entro due mesi. Il Sindaco di Ascoli, Guido Castelli, commenta: «Sono contento che il Governo abbia finalmente fatto partire la procedura di assegnazione dei fondi».