Arriva da Bruxelles la proposta di reintrodurre alcune prove delle emissioni reali di guida (Rde – real driving emissions) negli atti legislativi che dovranno essere adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Vi è un impegno attivo da parte di tutti i Paesi alla promozione della qualità dell’aria, alla lotta ai cambiamenti climatici e al sostegno alla transizione verso una mobilità pulita. Le azioni predisposte comprendono prove aggiornate più affidabili su strada, nonché una prova di laboratorio migliorata. A tale proposito è stato riformato il quadro normativo per l’omologazione dei tipi di veicoli.
Nel dicembre dello scorso anno, il Tribunale ha annullato alcune disposizioni della legislazione dell’Ue sulle prove delle emissioni in condizioni di guida reali. Il collegio giudicante ha stabilito che i cosiddetti “fattori di conformità” non avrebbero dovuto essere adottati mediante la procedura di comitatologia, bensì con procedura legislativa ordinaria. L’annullamento è di natura parziale e non incide sull’effettiva procedura di prova Rde, che rimane in vigore e deve ancora essere eseguita in sede di omologazione.
Al fine di evitare l’incertezza del diritto sulle convalide rilasciate in base alla procedura di prova Rde, la Commissione propone oggi di introdurre nel testo giuridico i medesimi fattori di conformità. Dal settembre 2017 tutti i nuovi tipi di veicoli devono passare le nuove prove real driving emissions (su strada) e le prove Wltp (in laboratorio). A partire dal settembre del prossimo anno, saranno in vigore le nuove norme in materia di omologazione. Con il nuovo quadro aumenterà la qualità e l’indipendenza dell’omologazione, verranno ampliati i controlli sulle automobili già presenti sul mercato europeo e rafforzato il sistema di vigilanza europea. Su questo sfondo il Centro comune di ricerca della Commissione gestirà dei laboratori di controllo dedicati alle verifiche delle emissioni dei veicoli.