Sacro agli dei, simbolo stesso della capitale dell’impero romano, il biondo Tevere risorgerà dopo decenni di abbandono e d’inquinamento? Vedremo. In verità, un fatto nuovo c’è, che potrebbe alimentare un certo ottimismo in tal senso. La Giunta capitolina ha approvato l’istituzione dell’Ufficio Speciale Tevere, con l’obiettivo di valorizzare sotto il profilo storico-ambientale il fiume nel suo tratto urbano attraverso attività di manutenzione, sviluppo e tutela delle acque e delle aree spondali. Lo ha reso noto il Campidoglio chiarendo che le attività di manutenzione e di tutela sono attualmente attribuite a differenti Dipartimenti, Uffici ed Enti. “Si rende quindi necessaria, considerata l’interdisciplinarietà degli interventi – recita il comunicato – l’istituzione di una struttura organizzativa interna all’Amministrazione con funzioni di coordinamento, monitoraggio e controllo, per garantire tempestività e unitarietà di interlocuzione con altre istituzioni pubbliche coinvolte nelle attività di manutenzione, valorizzazione e fruibilità delle acque e delle aree lungo l’argine”. L’Ufficio ricadrà nell’ambito della Direzione Generale di Roma Capitale, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale e con il Dipartimento Ambiente, e avrà tra i suoi obiettivi il coordinamento con altre Amministrazioni pubbliche coinvolte; il monitoraggio e il controllo dello stato di attuazione di iniziative, anche di associazioni, fondazioni e Onlus che, in sinergia con l’Amministrazione, svolgono attività per la valorizzazione e la riqualificazione delle aree lungo l’argine del Tevere; l’elaborazione e la pianificazione partecipata del Parco Fluviale. “Il Tevere è stato per molti secoli il cuore e il motore anche economico della città. Con questo ufficio dedicato vogliamo riscoprire questa risorsa ambientale, sanarne le ferite e restituirlo ai cittadini”, ha dichiarato l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari.