Il secondo appuntamento con Pendolaria 2016, la campagna di Legambiente dedicata al trasporto pendolare, fa il punto sulla mobilità urbana in Italia attraverso un rapporto che mette a confronto le dotazioni infrastrutturali nelle città europee. Gli elementi raccolti sono determinanti per definire la qualità dell’aria che respiriamo, ma anche la qualità della vita in generale.
Dal rapporto, la situazione in Italia risulta terribilmente arretrata in termini di infrastrutture di trasporto su ferro rispetto al resto d’Europa. Siamo infatti sotto del 50% rispetto alla media europea per metropolitane e tramvie, e al 51% per le ferrovie suburbane. In totale, sono in esercizio in Italia 235,9 km di rete metropolitana, distribuite tra 14 aree urbane. La città con la rete più estesa è Milano, seguita da Roma, poi Napoli, Brescia, Torino, Genova e Catania. Niente a che vedere con i 291,5 km di Madrid, i 464,2 di Londra o i 219,5 di Parigi.
Linee di tram sono invece presenti in 10 città italiane per un totale di 336,1 km, tra Milano, Torino, Roma, Venezia, Palermo, Bergamo, Napoli, Padova, Messina e Firenze.
In 12 città troviamo invece le linee ferroviarie suburbane pendolari, con la rete più estesa a Roma, cui seguono Milano, Napoli, Torino, Bari, Palermo, Bologna, Genova, Cagliari, Salerno, Sassari e Catania. In totale si tratta di 679,3 km distribuiti su 14 linee. Sono invece 2.038,2 i km di suburbane in Germania, 1.694,8 km nel Regno Unito e 1.432,2 in Spagna.
Il contesto attuale purtroppo non permette di intravedere luci all’orizzonte. Pochi i progetti finanziati dal Governo e i cantieri aperti. A Roma nel 2016 non è stato inaugurato alcun tratto di metro o linee di tram e, al momento, l’unico progetto finanziato riguarda il prolungamento della metro C fino a Colosseo (3,6 km). La situazione che riguarda i tram è addirittura peggiore, nessun cantiere aperto e nessun progetto di prolungamento finanziato. Se si continuerà con questi ritmi impiegheremmo 80 anni per recuperare la distanza dalle altre città europee. A Milano, che vanta la più alta dotazione di metro in Italia, la situazione è migliore, sono infatti in costruzione altri 17 chilometri, ma anche qui, per raggiungere la dotazione media di una città europea, con i ritmi previsti dai finanziamenti, occorreranno altri 15 anni. Anche a Napoli sono in costruzione nuove metropolitane per un totale di 6,9 km, ma il tempo che ci vorrebbe per raggiungere la media europea, con questi ritmi, è di circa 70 anni.
Va meglio a Firenze, dove si è deciso di puntare sui tram: ai 7,4 chilometri in esercizio se ne aggiungeranno nei prossimi anni altri 10,8. Bene anche Palermo che ha inaugurato 4 linee di tram per complessivi 17 chilometri, e prevede di realizzarne altri 29, integrati.
Per Legambiente la grande sfida infrastrutturale per il nostro Paese sta nel ridurre la distanza dall’Europa in termini di dotazioni infrastrutturali su ferro nel minor tempo possibile. Serve un progetto per realizzare nelle principali città almeno 25 km all’anno di linee metropolitane nei prossimi 10 anni per raggiungere la media europea.
“Le risorse ci sono – ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini -, quello che manca è un progetto che punti a realizzare decine di chilometri ogni anno di metropolitane, tram, ferrovie suburbane. I vantaggi sarebbero evidenti in termini di riduzione dell’inquinamento ma anche di qualità della vita per milioni di persone che potrebbero lasciare a casa l’auto, con risparmio anche sulla spesa familiare, e di possibilità di riqualificazione intorno alle stazioni del trasporto su ferro”.