Le dotazioni più elevate di verde urbano si rilevano tra le città del Nord-est con 50,1 m2, più che doppie rispetto a quelle del Centro, del Nord-ovest e delle Isole. La media del Sud è di 42,5 m2 per abitante, e risente delle elevate disponibilità dei capoluoghi lucani. Nel 17,2% delle città la dotazione pro capite è pari o superiore ai 50 m2 per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia, prevista dalla norma dei 9 m2 pro capite.
Pavia, Lodi, Cremona e Matera si collocano sopra la media disponendo inoltre di più verde urbano e aree agricole protette.
Le aree del verde storico e dei parchi ville e giardini, che distinguono i paesaggi urbani nazionali, rappresentano in media circa un quarto del verde urbano, le aree boschive oltre il 20%, quelle a verde attrezzato il 14%, i grandi parchi urbani e le aree di arredo entrambe circa il 10%. Gli alberi monumentali (una delle componenti del verde tutelata dal Codice dei beni culturali) sono presenti in 67 città capoluogo. Gli orti urbani nelle città sono in continua crescita.
Sono 55 i comuni che alla fine del 2014 hanno classificato gli alberi piantati in area di proprietà pubblica. Trenta comuni hanno messo a dimora nuovi alberi, quindici hanno reso pubblico un bilancio arboreo e ventinove hanno avviato iniziative locali per lo sviluppo di spazi verdi urbani. Nel secondo anno dall’istituzione, 55 comuni hanno attuato iniziative in occasione della Giornata nazionale degli alberi.
Lo strumento di gestione del verde urbano più utilizzato dalle amministrazioni è il censimento del verde che viene realizzato da circa tre città su quattro. In 25 capoluoghi viene svolto un monitoraggio finalizzato alla messa in sicurezza delle alberature.